Il talento di Filippo Gorini alla Filarmonica di Trento

di Daniele Valersi

Si apre col talento emergente di Filippo Gorini la stagione 2018 della Società Filarmonica di Trento.

Il giovane virtuoso (nato nel 1995), reduce da lusinghieri successi di pubblico e di critica oltre che in concorsi di grande prestigio, a Trento interpreta Geistervariationen (Tema e Variazioni WoO24) di Robert Schumann, Sette Fantasie op. 116 di Johannes Brahms e la Soronata n. 29 op. 106 «Hammerklavier» di Ludwig van Beethoven ( questa sera alla Sala della Filarmonica, alle ore 20.30 ).

Il celebre maestro Alfred Brendel , mostro sacro del pianismo mondiale, ha preso quale allievo e collaboratore Filippo Gorini dopo che questi si è imposto (nel 2015) vincendo il concorso «Telekom-Beethoven» di Bonn. Non è questo l'unico obiettivo centrato: Londra, Mosca, Parigi, Berlino, Lipsia hanno già ammirato Gorini per l'immaginazione vivida delle sue interpretazioni; pur frequentando la scuola di Brendel, continua lo studio anche con Maria Grazia Bellocchio , sua prima insegnante al Liceo Musicale di Bergamo, così pure con Pavel Gililov presso il Mozarteum di Salisburgo. Tutt'altro che trascurabile il riconoscimento del prestigioso «Diapason d'or», attribuito nell'ottobre 2017 al suo primo cd, dedicato alle Variazioni Diabelli di Beethoven.

Fondamentali per il suo percorso sono le borse di studio, come quella dell'International Music Academy del Liechtenstein. In questo recital, realizzato grazie alla collaborazione della Filarmonica trentina con «Steinway Prizewinner Concerts Network», il pubblico potrà ascoltare Filippo Gorini in uno dei suoi brani più amati, la beethoveniana «Hammerklavier».
A lui e ad altri giovani promesse è dedicato l'abbonamento speciale «New Stars», importante elemento di novità della stagione entrante insieme al cambiamento dell'orario d'inizio dei concerti, che viene anticipato alle ore 20.30.

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