Con Fiorella Mannoia torna lo show in piazza Duomo

Preso d'assalto il centro storico: 1.500 spettatori, tanti turisti

di Lorenzo Basso

È il popolo di Fiorella Mannoia a riaprire, nella serata di ieri, la stagione dei concerti in piazza Duomo. Una moltitudine di persone, provenienti da tutta Italia, ha preso d'assalto il centro storico e sfidato l'afa che attanagliava il capoluogo, approfittando dell'occasione, la prima nella piazza centrale dopo l'interdizione alle manifestazioni musicali imposta dall'amministrazione comunale qualche tempo fa, per assistere ad uno spettacolo predisposto sotto i merli di Palazzo Pretorio. Tutto esaurito per l'esibizione della cantante romana, iniziata alle nove, quando il pubblico ha preso posto all'interno delle alte recinzioni che delimitavano l'area del concerto, pensate per oscurare la vista alla folla assiepata all'esterno. Secondo i dati riferitoci dall'organizzatore Roland Barbacovi, una buona parte dei 1.500 biglietti di ingresso a disposizione è stata venduta con largo anticipo, mediante le prevendite effettuate sul web o negli uffici sul territorio.

Benché la serata in musica abbia causato qualche disagio, in ragione dell'impossibilità di muoversi liberamente nella piazza, la maggior parte delle persone - sentite poco prima dell'apertura dei cancelli, quando al botteghino rimanevano solo una manciata di biglietti a disposizione dei fan dell'ultimo momento - ha espresso un'opinione positiva, salutando l'iniziativa con favore. «Finalmente - ci hanno detto Sara e Vincenzo Messina, una giovane coppia accompagnata dai figli in tenerissima età - la città torna a vivere. È una vera soddisfazione vedere Trento così piena di gente: fa piacere notare come l'amministrazione stia cercando di animare il centro storico. Ci auguriamo che questa sia la prima di una serie di appuntamenti rivolti alla cittadinanza».

Mannoia a Trento

 

Anche Luciana Antonioli, da noi incontrata mentre chiedeva informazione al servizio di vigilanza di guardia ai lati della piazza, alle cui spalle si poteva notare un ampio spiegamento di forze di polizia, si è detta tutto sommato soddisfatta dell'evento. «Lasciamo - ha inteso precisare - che questa città venga un po' vissuta dai suoi abitanti. Dato che non vi sono molte occasioni di svago, si sopporta volentieri qualche disagio».
Il pubblico della Mannoia si componeva perlopiù di trentini ed altoatesini, seguiti da veneti e da lombardi, soprattutto bresciani. Nondimeno, non mancavano persone giunte in Trentino da ogni angolo d'Italia. Questo il caso di Rosalia e Giovanni Ciccarone, arrivati da Bitonto (provincia di Bari) per salutare il figlio, studente universitario iscritto all'ateneo locale. «Trovare un concerto della Mannoia qui - ha chiosato Rosaria - è una cosa che non ci saremmo mai aspettati. Ne abbiamo approfittato immediatamente».

Non tutte le voci erano però favorevoli al concerto. Alcuni intervistati, che hanno tuttavia preferito mantenere l'anonimato, lamentavano la totale chiusura della piazza (compresi i portici) oppure il costo del biglietto d'ingresso.

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