Stasera all'Auditorium la magia di Ezio Bosso

Ci sarà il Teatro Auditorium ormai esaurito da mesi ad accogliere questa sera Ezio Bosso, il pianista che ha entusiasmato e commosso il pubblico italiano con la sua esibizione nel segno del brano «Following a bird» all’ultimo Festival di Sanremo (ore 21).

Al centro del live le composizioni del suo ultimo cd The 12th Room diventato uno dei must discografici di questo 2016 e già certificato come Disco d’oro. Quello del musicista piemontese, in piano solo, è uno dei tour più importanti dell’anno, con performance, come stasera a Trento, che si svolgono in acustico, senza ausilio di amplificazione, per dare vita ad un dialogo musicale tra il suono originale dell’ «amico» pianoforte Gran coda Steinway e gli spettatori, che partecipano allo spettacolo in silenzio. 

«I brani di questo disco, - ha raccontato Bosso -  come sempre nelle mie scelte, rappresentano un piccolo percorso meta narrativo. Quelli di repertorio rivelano anche da dove provengo, dove si trovano le radici della musica che scrivo. Rivelano i due musicisti che convivono in me: il compositore e l’interprete.

C’è una teoria antica che dice che la vita sia composta da dodici stanze, nessuno può ricordare la prima stanza perché quando nasciamo non vediamo, ma pare che questo accada nell’ultima che raggiungeremo. E quindi si può tornare alla prima. E ricominciare».  
«The 12th Room» è un doppio album che raccoglie la scaletta del suo concerto in piano solo registrato quasi live e con pubblico in sala al Teatro Sociale di Gualtieri tra il primo e il quattro settembre 2015.

Un mondo fatto di melodie intense quello di Bosso che disegna note profonde con il suo piano: «Alcuni brani mi hanno aiutato a tornare a suonare, ad uscire dalla “stanza”, con cui ricomincio a studiare. Altri sono brani dedicati da altri compositori a storie di stanze. Mi sono reso conto che in fondo anch’io ho scritto su stanze in passato, e non ci avevo mai fatto caso».

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