Martedì a Fondo una serata su Pia Laviosa Zambotti

Nella sala della Cassa rurale martedì 11 agosto torna alla ribalta Pia Laviosa Zambotti: una donna affascinante, nata in paese nel 1898, e che in tempi in cui per le donne non era facile emergere (e non avevano neppure diritto di voto) fu docente universitaria ed autrice di testi importanti, nel campo dell'archeologia. La Zambotti seppe conquistarsi ampi spazi in campo accademico, fu insegnante di chiara fama, e studiosa le cui ricerche hanno avuto eco mondiale; tanto da essere premiata, nel 1955, dall'Accademia dei Lincei. Tutto questo nonostante una vita non facile: il marito Carlo morì poco dopo la nascita del loro unico figlio, Luigi, e questi se ne andò a soli 22 anni, combattendo contro i tedeschi, il 21 luglio del 1944. Una vita di gloria, quella di Pia Laviosa Zambotti; ma anche di dolore, tanto che nel 1965 morì suicida. 

L'incontro di martedì sera rientra nel «Progetto Pia Laviosa Zambotti»; l'iniziativa è sostenuta dalla biblitoeca e dall'Ufficio beni archeologici provinciale, ed è compresa tra quelle promosse per ricordare il 50' anniversario della morte della studiosa anaune, organizzate in collaborazione con il Comune, l'Istituto compresivo, l'associazione G.B.Lampi e l'Apt, con il sostegno della Fondazione Cassa di Rispamrio di Trento e Rovereto. Relatori di serata saranno Franco Nicolis dell'Ufficio beni archeologici, e don Fortunato Turrini : tema di serata «Fondo tra le due guerre. La vita, il dramma e l'archeologia di Pia Laviosa Zambotti», con rivisitazione del periodo che intercorre tra il primo ed il secondo dopoguerra, ed approfondimento sui rapporti della studiosa con l'ambiente culturale italiano ed europeo. Inizio lavori alle ore 21.

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