Scuola

Trento, ispezione al liceo Prati: «Criticità sulla gestione»

La visita intorno a metà aprile, il dipartimento struzione: «Segnali di particolare complessità rispetto al clima organizzativo e al benessere degli studenti». La dirigente Baratter: «Inaspettata, mai avuto riscontri». Il consigliere Degasperi (Onda): «Inspiegabile accanimento Per altri enti formativi, la Provincia non si è mai mossa»

di Francesca Cristoforetti

TRENTO - Un'ispezione al liceo classico Prati di Trento per accertare quelli che sono stati definiti «segnali di particolare complessità e criticità rispetto alla gestione, al clima organizzativo e al benessere degli studenti e di tutte le componenti della scuola». 

Questo il testo della determina del Dipartimento Istruzione e Cultura della Provincia, a firma della dirigente Francesca Mussino, con la quale è stato affidato l'incarico di «verifica» alla dottoressa Laura Donà. 

È proprio nel documento di Piazza Dante che emerge - a grandi linee - il motivo di questa «inaspettata visita» che, come confermato dalla dirigente dell'Istituto scolastico, Paola Baratter, è avvenuto intorno a metà aprile. 

«L'incarico in oggetto - si legge nella determina della Pat - prevede lo svolgimento di visite condotte collegialmente con la dirigente scolastica incaricata dal Dipartimento istruzione e cultura, indicativamente di almeno tre giornate, durante le quali saranno raccolti dati e informazioni sull'operato della scuola, sui processi attivati, sullo stile direzionale, sugli esiti qualitativi della didattica e degli apprendimenti e sulle azioni di promozione del benessere a scuola, attraverso interviste, analisi dei documenti e osservazione degli ambienti». 

Più giornate, dunque, per parlare con «docenti, studenti e tutto lo staff» e capire possibili problematiche, evidentemente segnalate. Oltre a qualche «piccola criticità», alla dirigente scolastica, però, non sono mai giunte segnalazioni riguardo problematiche più profonde e radicate. «Non abbiamo mai avuto riscontro su questo fronte - ha dichiarato Baratter - abbiamo avuto dei problemi, sì, ma non tali da avere una visita degli ispettori. Solitamente si procede per gradi. Ci ha lasciati stupiti». 

A detta sua, «gli stessi studenti hanno reagito positivamente al Niv (Nucleo Interno di Valutazione, ndr), esprimendo soddisfazione». 

Le criticità quindi sembrano essere confinate ad «episodi sporadici». «Attendiamo ora la relazione scritta - ha concluso - ma non sembra sia emerso nulla di così grave».

A sollevare la questione, è stato anche il consigliere provinciale di Onda, Filippo Degasperi, in una sua interrogazione. «La scuola primeggia nei risultati ma non piace al Dipartimento», ha scritto, definendo l'approccio del Dipartimento «un inspiegabile accanimento contro il liceo Prati». 

«Rispetto all'indice Fga (della Fondazione Agnelli, ndr) - ha dichiarato - il liceo Prati tra i classici provinciali svetta con un punteggio di 81,12. Ma anziché i complimenti per i risultati ottenuti, arriva l'ispezione. 

In Trentino sono stati ampiamente denunciati enti formativi convenzionati con la Pat e da questa integralmente finanziati con esborsi plurimilionari in cui si susseguono casi di cronaca (sedie che volano dai piani, studenti che appiccano incendi, risse virali sui social), fuga sistematica di insegnanti, nonché richieste tanto documentate quanto inutili alla Provincia di aiuto da parte di docenti vittime di azioni denigratorie e vessatorie da parte della cosiddetta "dirigente". Eppure nulla si è mosso, con un Dipartimento connivente anche rispetto alle modalità di selezione e di inquadramento del malcapitato personale».

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