Trento / Sicurezza

Il degrado di Santa Maria: per il Gallo Blue Bar è la terza spaccata notturna

Il locale gestito da Massimo Gallo all’inizio di via Cavour ancora preso di mira dopo i casi di novembre e gennaio Nella notte tra mercoledì e ieri, finestra mandata in frantumi e cassa portata via di peso. Magro il bottino, perché dopo i due precedenti l’esercente non lascia nemmeno il fondo per dare ai clienti i primi resti

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di leonardo pontalti

TRENTO - A novembre e a gennaio, i malviventi erano riusciti a portare via, in tutto, quasi 1.500 euro. Questa volta, no ma è una magra consolazione. Perché Massimo Gallo (foto), titolare del Gallo Blue, il locale al crocicchio tra piazza Santa Maria Maggiore, via Orfane e via Cavour, da allora per esasperazione non lascia nel registratore che pochi spiccioli.

Nella notte tra mercoledì e ieri, alle 4 del mattino, sono riusciti a portare via solo quelli, con tutto il cassetto dell'apparecchio, dopo la terza effrazione in poco più di quattro mesi.

Una vera e propria spaccata, con i responsabili del colpo che hanno mandato in frantumi il vetro di una delle finestre affacciate verso la chiesa , riuscendo poi a entrare nel locale e a impadronirsi della cassa, prima di allontanarsi. Hanno dovuto romperla, perché Massimo Gallo, visti i precedenti, l'aveva letteralmente inchiodata al telaio. Non è bastato neppure questo. Gallo ieri mattina era comprensibilmente abbattuto: «Almeno non hanno rovinato nulla, al di là della finestra. 

Per sostituirla servirà comunque un bel po', ma almeno non hanno messo a soqquadro l'interno e non hanno neppure rubato alcolici o altri prodotti.

«Ci siamo accorti della finestra rotta quando siamo arrivati, stamattina presto, per aprire - spiega ancora Massimo Gallo - e una volta all'interno abbiamo visto che la cassa era sparita. La situazione è pesante. Anche perché solo una settimana fa, proprio giovedì scorso, il 27 febbraio, a pochi passi dal Gallo Blue bar alcuni balordi avevano messo a soqquadro la bancarella dell'apicoltura Bolognani.

Anche per questo ieri mattina il sindaco Franco Ianeselli è stato fra i primi a raggiungere l'esercente per portargli solidarietà: «Ero già in zona perché stavo raggiungendo gli esercenti del mercato solidale, a una settimana dai gravi fatti di giovedì scorso. 

La frustrazione e la preoccupazione di Massimo Gallo e dei commercianti, esercenti e residenti della zona è condivisibile. Come sempre il Comune farà quello che gli è possibile fare. Potenzieremo a breve l'impianto di videosorveglianza di vicolo Colico e degli accessi, ad esempio, non appena ottenute le necessarie autorizzazioni».

Chi vive e fa vivere la zona, sta facendo tutto il possibile: una settimana fa, la delegazione dal questore Fabrizio Mancini con il presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher, poi dal 25 febbraio la raccolta di firme per potenziare la vigilanza da parte delle forze dell'ordine. Infine, un'intervista tv che pare abbia infastidito chi invece in zona lucra su torbidi affari: «Dopo che nelle scorse ore siamo intervenuti come commercianti a Rttr - spiega Eva Nicolodi di Amanito, in via Cavour - alcuni e alcune di noi sono state letteralmente minacciate da chi qui ha i suoi traffici, dicendo che sanno che parliamo con la polizia e di stare attente».«Non credo che quello che è accaduto qui sia collegato a queste minacce, anche se di certo non siamo benvoluti da chi qui vorrebbe fare i propri comodi», chiosa Gallo.

[foto di Alessio Coser]

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