Quattro dentisti trentini in missione africana per il sorriso dei bambini
I medici della “Change Ets” in Madagascar con spazzolini e dentifrici. Due settimane di viaggio per donare presidi di base, insegnare i fondamentali dell’igiene orale e curare i malati locali. Il materiale donato dai cittadini trentini: «Stiamo già pensando alla missione 2025, torneremo a rivolgerci tramite l’Adige ai nostri donatori per raccogliere ancora di più»
TRENTO - Lo hanno rifatto: Fabio Cusinato di Folgaria, Irene Citterio di Trento, Loris Erlicher di Coredo e Anna Dal Rì di Rovereto - quattro dentisti trentini che aderiscono all'associazione "Change Ets" sono tornati in Madagascar per curare oltre 400 persone e per distribuire oltre duemila spazzolini ed altrettanti dentifrici. In pratica, hanno raddoppiato il risultato della missione che si era svolta l'anno scorso.Ad Ampefy, Change Ets ha costruito un ospedale dove si curano le più diverse patologie.
Il centro è stato la base operativa dei quattro dentisti, che sono stati nell'isola africana dal primo al 16 novembre scorso. Come ricorderanno i lettori più attenti, proprio da queste pagine avevano lanciato il loro appello per raccogliere spazzolini e dentifrici. In Madagascar l'igiene orale è pressoché sconosciuta e l'arrivo, recente e massivo, di dolciumi e bibite tipiche delle culture occidentali ha peggiorato lo stato di salute dentale della popolazione, a partire dai bambini.
Ecco dunque che, con gli spazzolini regalati dai trentini che hanno aderito alla causa e li hanno portati nei vari punti di raccolta, i quattro professionisti sono ripartiti per l'Africa.
«Ringraziamo tutti - spiegano - e stavolta ha dato una grossa mano anche la ditta produttrice Gum, che ha donato più di 800 spazzolini. Ma ogni singolo tubetto e spazzolino conta, per cui grazie a tutti quelli che credono nel nostro impegno».Vediamo dunque come si è svolta la missione. «Abbiamo lavorato ad Ampefy dove abbiamo accolto oltre 400 pazienti. Specialmente al pomeriggio arrivavano i bambini dalle scuole e dunque, soprattutto con loro, finita l'attività di ambulatorio abbiamo aggiunto momenti di formazione, spiegando come e quando vanno spazzolati i denti. Abbiamo anche spiegato come l'alimentazione sia fondamentale. Può sembrare banale per gli italiani, ma qui non sanno nemmeno che il consumo di zucchero è connesso alle carie: insomma c'è davvero molto da fare».
Oltre al lavoro ad Ampefy, i quattro hanno svolto attività di prevenzione nel vicino villaggio di Ambatumburu. Qui è presente una scuola con 350 bambini. «Bisognerebbe dare uno spazzolino a ogni cittadino dell'isola, ma coi nostri numeri dovevamo fare una scelta. Abbiamo deciso di fornire questa scuola e di fare formazione ai ragazzini. L'intera fornitura andrà a loro: lo spazzolino ha una vita breve, e dunque ai professionisti dipendenti di Change Ets che restano in zona a lavorare abbiamo lasciato il resto del carico. Portando lo spazzolino vecchio tra qualche mese, i bambini ne avranno uno nuovo e, in tal modo, la scuola sarà "coperta" per un paio d'anni».
Quindici giorni sono molti, visto che comunque vi muovete da volontari e a spese vostre.
«In realtà sono pochi: c'è molto bisogno e verrebbe voglia di rimanere più a lungo. Però stiamo già pensando alla missione 2025, per cui presto torneremo a rivolgerci ai nostri donatori per raccogliere ancora più spazzolini. Nel 2025 proveremo anche a fare qualche iniziativa per un finanziamento economico: gli spazzolini ci sono giunti in dono, ma tutto il resto lo abbiamo finanziato noi. Parliamo di guanti monouso, cementi, materiali odontoiatrici. Si aggiungono le spese di viaggio per una missione che, a conti fatti, costa circa 6mila Euro».
Tra qualche mese, dunque, ricomincerà la raccolta e da subito parte dai quattro dentisti un appello: questi giovani professionisti sarebbero felici di condividere il proprio impegno con qualche sponsor, per un'azienda locale potrebbe trattarsi di una straordinaria occasione di mecenatismo e impegno sociale. Per informazioni, è possibile scrivere a missioneodontoiatrica@gmail.com.