Fauna / Giustizia

Orsi, gestione e abbattimenti: il nodo è la direttiva Ue, dice il presidente del Tar, che rimanda alla Corte di Giustizia europea

Fulvio Rocco fa il punto sull’attività del Tribunale: «il problema è l’articolo 12 della direttiva Habitat, non ci siamo lavati le mani, ma abbiamo posto il problema al giudice naturale». E sui lupi...

TRENTO. Nell'ambito dell'attività del Tar di Trento nel 2023 il "contenzioso relativo all'orso è stato quello che ha avuto maggiore eco mediatica, ma ora per noi la situazione è in stallo: il problema tocca la politica per quanto attiene la gestione nella sua globalità e il giudice europeo per quanto riguarda l'applicazione della direttiva habitat". Così il presidente del Tar di Trento, Fulvio Rocco, oggi in occasione della conferenza stampa convocata per l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2024.

"Per quanto ci riguarda - ha precisato Rocco - abbiamo sbloccato la situazione rinviando la soluzione alla Corte di giustizia europea, perché siamo convinti che il problema non riguarda tanto la legislazione nazionale. Il problema di fondo è l'articolo 12 della direttiva Habitat, dove si spiegano gli interventi possibili per la gestione ma si prevede un'equipollenza tra la captivazione e abbattimento". Secondo il presidente del Tar il rinvio alla Corte di giustizia europea non è stato un modo per "lavarsi le mani", ma un ricorso "al giudice naturale".

Il ritorno dei lupi

 "Gli orsi sono una cosa, i lupi un'altra. Le domande cautelari presentate al Tar di Trento in merito all'abbattimento di due esemplari sui Monti Lessini sono state respinte per un bilanciamento degli interessi coinvolti. Non siamo ancora arrivati a sentenza da parte del Consiglio di Stato, ma il provvedimento che ho scritto lo rifarei". Lo ha detto in conferenza stampa il presidente del Tar di Trento, Fulvio Rocco. "Quando si tratta di ottemperare interessi diversi, come la sopravvivenza delle malghe e dei lupi (proteggendo due biodiversità configgenti), il mio giudizio è stato quello di privilegiare la continuità dell'attività di malga per la specificità e la biodiversità apportata, a fronte di 15 capi predati nella zona e del numero di lupi presenti (33 esemplari)", ha concluso Rocco. 

L'attività del Tar di Trento.

"Trento è un'isola felice perché vi è poco contenzioso nell'ambito della giustizia amministrativa. Abbiamo un'amministrazione efficiente e le richieste di giustizia dei cittadini vengono soddisfatte". Così il presidente del Tar di Trento, Fulvio Rocco, in occasione della conferenza stampa per l'inaugurazione dell'anno giudiziario 2024. "Vi è cultura diffusa della legalità, rispetto delle pubbliche funzioni e dei diritti e degli interessi dei cittadini, che porta a un abbassamento del contenzioso. Vi è una diminuzione dell'attività anche in relazione ai ricorsi per l'esecuzione delle sentenze rese dalla Corte di appello di Trento, di gran lunga inferiori a quelle della Corte di appello di Venezia per le quali veniva un tempo chiesto a noi l'adempimento coattivo", ha specificato Rocco.

Nel corso del 2023 sono stati depositati al Tar di Trento 175 ricorsi (20 in meno rispetto all'anno precedente). I ricorsi più numerosi sono stati in materia urbanistico-edilizia (44 complessivamente), seguiti da sicurezza pubblica (19), accesso alla documentazione amministrativa (18), aggiudicazione di contratti pubblici (17), sanità pubblica (8) e pubblico impiego (7). Diminuita la materia ambientale, riferibile a un solo caso (a fronte degli otto del 2022), è in materia di stranieri (4)..

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