Animali / Il caso

Vallelaghi, allarme bocconi avvelenati: i gatti rischiano di morire, indagini in corso

Nuove segnalazioni ai carabinieri del pericolo di "polpettine" che potrebbero attirare anche i bambini piccoli. A Margone di Vezzano tre i casi che hanno coinvolto felini, salvati dal veterinario, ma si è sentito male anche un cane

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VALLELAGHI.  Da alcuni giorni si stanno verificando dei preoccupanti casi di avvelenamento di animali domestici, in particolare di gatti, nella frazione Margone di Vallelaghi.

Sino ad ora sono tre gli esemplari di felino domestico rimasti vittime di alcuni bocconi, si presume delle polpettine con un potente topicida o ancor peggio con una base chimica alla stricnina, mentre anche un cane ha presentato degli inspiegabili casi di vomito. La gran parte degli animali sono "residenti" nella zona occidentale della piccola frazione di montagna e non avevamo mai dato alcun fastidio ad alcunché.

Grazie alle tempestive cure veterinarie i gatti ora stanno meglio, ma notevole è la preoccupazione degli abitanti anche per la presenza di diversi bambini, in età scolastica, che spesso giocano, fortunatamente, all'aperto oltre che per la presenza degli escursionistici che frequentano la zona con i loro cani, per delle escursioni sul monte Gazza-Paganella.

Serrate indagini sono in corso da parte i carabinieri della stazione di Vezzano/Vallelaghi diretta dal comandante Massimo Cofrancesco, in collaborazione con gli abitanti del paese e tramite le analisi di alcune video camere di sorveglianza.

Va ricordato che l’uccisione degli animali è un reato previsto dal Codice penale all'articolo 544-bis: gli autori, dunque, rischiano  una condanna. La pena prevista è la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.

E anche nel caso di sopravvivenza dell'animale vittima di polpette avvelenate, il responsabile viene perseguito per il reato di maltrattamento,  per il quale è prevista una pena detentiva che può arrivare fino a 18 mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.

I bocconi avvelenati rappresentano un pericolo anche per i bambini che potrebbero esserne attratti.

In tutti i casi è fondamentale la sorveglianza per prevenire il peggio.

Inoltre, contaminano i terreni, creando altre problematiche ambientali.

È importante che chiunque noti bocconi sospetti avverta immediatamente le autorità comunali o sanitarie.

Nei casi di avvelenamento vanno avvisate anche le forze dell'ordine, che potranno svolgere indagini per risalire ai responsabili. In vari casi, con l'ausilio della videosorveglianza e di testimonianze, gli investigatori sono riusciti a incastrare gli autori di questi gesti violenti e crudeli.

Le associazioni animaliste a loro volta contribuiscono alla sorveglianza contro le azioni umane che danneggiano gli animali e collaborano con polizia e carabinieri sollecitando le indagini e l'individuazione dei colpevoli.

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