Trento / Viabilità

Autobus, “rivoluzione” in via Segantini: nuovo accesso alla Trento-Malé che “salva” la futura torre di 15 piani

Raggiunta l’intesa tra Provincia, Comune, Rfi, Trentino Trasporti e Patrimonio del Trentino. Primo passo: in marzo demolizione della palazzina ex Polfer. Poi stalli e pensilina. Da giugno, il restyling della stazione. Spazi parcheggio rimodulati. L’immobiliare inhouse intende realizzare uffici, alloggi residenziali e il ristorante più alto della città

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TRENTO. In marzo l'abbattimento della palazzina ex Polfer di via Segantini, in giugno l'avvio dei lavori di riqualificazione della stazione dei treni di Rfi in piazza Dante, con la realizzazione di quattro nuovi stalli per gli autobus più a nord, di fronte all'edificio stazione-uffici della Trento-Malé. Ora, c'è l'accordo sia sul cronoprogramma, sia sul chi-fa-cosa.

Ed è un accordo, raggiunto questa settimana, che salvaguardia l'interesse di Patrimonio del Trentino, proprietaria dell'area ex Dogana, quella un tempo occupata dal centro sociale "Bruno", perché non sacrifica - questo era il timore - l'edificabilità futura.

Nei progetti della spa inhouse che gestisce il patrimonio immobiliare della Provincia, infatti, c'è sempre la realizzazione della "Torre servizi" da 15 piani destinata ad uffici pubblici, ma anche a residenza e ristorazione.

Si era creata una situazione di stallo. Il Comune di Trento si era messo di traverso, contestando la torre uffici della Provincia se questa compromette il restyling della vecchia stazione dei treni disegnata da Mazzoni, realizzata nel 1934 e oggetto di successivo intervento nel 1948. Il progetto di riqualificazione di Rfi prevede infatti di liberare gli spazi prospicienti la stazione storica spostando gli stalli dei bus a nord. E la prima ipotesi era quella di occupare in parte il sedime della futura torre.

La soluzione, che accontenta tutti, è stata trovata mettendo attorno ad un tavolo i soggetti interessati: Comune, Provincia, Patrimonio del Trentino, Trentino Trasporti e Rfi.Nuovo imbocco per i bus.L'accordo prevede che Patrimonio del Trentino demolisca la palazzina di due piani "ex Polfer" prossima alla sede della Federazione trentina della cooperazione che ha locato parte dell'edificio ad Allitude spa. La palazzina sarà abbattuta entro marzo, e nello stesso tempo l'area sarà bonificata: va eliminata la vecchia cisterna interrata per il gasolio. Costo dell'operazione (compresa la nuova recinzione del lotto): 130 mila euro.

Dal primo giugno, partiranno quindi i lavori di realizzazione del nuovo imbocco per gli autobus direttamente da via Segantini e dei quattro nuovi stalli negli spazi aiuola di fronte alla sede della Trento-Malé.

Tre stalli per i bus da 12 metri e uno per quelli da 18 metri, in grado quindi di accogliere i tre nuovi autobus elettrici per il collegamento Lavis-Trento che Trentino Trasporti metterà in strada con l'orario estivo, da giugno.

«Gli stalli» spiega l'ingegner Mattia Baffetti di Patrimonio del Trentino «saranno dotati di pensiline di copertura». Ed il vantaggio, aggiunge il presidente della spa, Andrea Maria Villotti «è che l'utenza potrà collegarsi direttamente alla stazione dei treni, lungo il binario».Uffici, residenza e ristorante.

I costi del restyling della stazione (oltre 28 milioni di euro) sono coperti dal "Fondo Olimpiadi". La realizzazione di stalli e pensiline tocca al raggruppamento di imprese (Quadrio Gaetano Costruzioni e D'Adiutorio Costruzioni che si è aggiudicato i lavori di riqualificazione del fabbricato stazione e delle aree esterne.

Con il nuovo accesso dei bus, che eviteranno il semaforo e la curva di via Dogana, saranno rimodulati gli spazi parcheggio della stazione della Trento-Malé. Il numero degli stalli aumenterà: 110 a nord più 70 nello spazio "ex Bruno". Almeno fino al termine (previsto per gennaio 2026) dell'intervento complessivo sulla stazione di Rfi. Dopodiché, spazio al "business" potenziale dei quindici piani.

Spiega il presidente di Patrimonio del Trentino, Villotti: «Abbiamo fatto un lavoro di squadra con Rfi, Trentino Trasporti e il Comune. C'è di che essere soddisfatti. Saranno realizzati accesso e stalli dei bus conservando l'area per la erigenda futura torre. Gli ultimi 4-5 piani non saranno uffici, ma residenza, e all'ultimo piano prevediamo un ristorante, il più alto della città. Dopo avere acquistato il blocco nord del Top Center, ora locato al Comune, c'è meno necessità di spazi per uffici. Residenza e ristorante, messi sul mercato, ci fanno rientrare dai costi di costruzione della torre».

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