Il racconto / Il viaggio

Treno della Memoria: un viaggio negli orrori della storia/2

Destinazione Auschwitz per un folto gruppo di studenti dell'ITT Buonarroti: sono loro stessi, grazie a una vera e propria redazione organizzata con la prof Maria Pingitore, a raccontarci questo viaggio, così straordinario e difficile
GIORNO 1 La partenza

GIORNO 2: L’ARRIVO A BERLINO

Siamo arrivati a Berlino dopo una notte interessante: conoscenze, chiacchiere fino a tardi. Poi, dopo un riposo, ci siamo svegliati a 200 km da Berlino alle ore 7.00. Nessuno-a è stanco a differenza di quando inizia la scuola, 7.50. Tutti svegli a condividere cibi e sorrisi di vario tipo.

Arrivati a Berlino, ci siamo sistemati in ostello con camere condivise e qui staremo per due notti. Si cominciano subito le attività per gruppi e la camminata attraverso alcuni significativi monumenti che ci introducono nel contesto storico: memoriale Omocausto, memoriale deportazione Rom e Sinti, Bundestag, memoriale per gli ebrei assassinati d'Europa.

Una guida, Sami, ci ha raccontato la storia di questi memoriali e ci ha letto alcune testimonianze sotto una pioggia sottile ma costante.

Inizio del percorso: in Friedrichstrasse abbiamo ascoltato la storia di bambini che per caso venivano deportati nei Campi di concentramento o per caso erano liberi di andare a scuola. Un privilegio.

A seguire i memoriali ai Rom e ai Sinti

Agli omosessuali

E il più celebre, il monumento per gli Ebrei assassinati d’Europa

I memoriali sono fatti per lo più di pietra. Ma come fare per continuare a farla respirare? Come fare per riconoscere tracce di umanità in qualcosa che all’apparenza non è? Vivere nel ricordo è sufficiente? Molte sono le domande che ci si affollano alla mente.

Voci sparse tra gli studenti:

  • Beatrice: mi sono sentita oppressa dal labirinto freddo in cui ci si perdeva, ma era impossibile restare nascosti.
  • Asia: il memoriale che mi è piaciuto di più è il memoriale omocausto perché il Nazionalsocialismo attaccava anche la libertà di scelta e non solo la razza.
  • Ayoub: il memoriale che mi ha interessato di più è stato quello dei Rom e Sinti perché a volte rischiano di rimanere nell’ombra.
  • Ilaria: davanti al memoriale dei Rom e Sinti mi sono sentita circondata dalle parole e dalla presenza dei miei compagni.
  • Damiano: i monumenti sono di diverse misure, da quelle più piccole a quelle più alte perché così sono le nostre azioni: se non le curiamo finiscono per subirle.

 

Terminata l’attività con l’Associazione Terra del fuoco, abbiamo deciso di visitare il Checkpoint Charlie per conoscere la storia della divisione di Berlino in due parti e alcuni hanno visitato anche il relativo museo. Tra le suggestioni di Alexanderplatz, della Torre della televisione, del Duomo illuminato abbiamo cercato da mangiare nel quartiere medioevale Nikolaiviertel.

E per chiudere la redazione al lavoro. E domani?

La redazione di oggi: Ilaria Bassetti, Ayoub Boullala, Camilla Lucchi, Asia Ognibeni, Damiano Cova, Nicola Lorenzi

comments powered by Disqus