Trento / Criminalità

Confesercenti: “La nostra solidarietà all’imprenditore di San Donà rapinato, serve più sicurezza”

L’intervento di Mauro Paissan: “Quello della microcriminalità è un fenomeno che va tempestivamente arginato, altrimenti rischiamo di perdere il controllo della situazione. Auspichiamo l'adozione di misure incisive e concrete per contrastare e prevenire i fenomeni di criminalità e microcriminalità”

IL FATTO Rapina a mano armata alla tabaccheria di San Donà
TRENTO Tentata rapina in un ristorante

TRENTO. “Esprimiamo la nostra piena solidarietà all’imprenditore di San Donà, aggredito e rapinato nella giornata di ieri mentre svolgeva la sua attività. È davvero tempo di dire basta. Sulla sicurezza in tutte le sue forme ed espressioni, non ci possono essere esitazioni. Chiediamo una risposta e un segnale forte. La sicurezza è un bene prezioso che va tutelato con il massimo impegno e determinazione”. Lo ha detto Mauro Paissan, presidente di Confesercenti del Trentino.

Rapina in tabaccheria a San Donà, colpito con un pallino alla testa: ecco il racconto del titolare

Drammatica rapina ieri, verso le 19.15 di ieri, mercoledì 14 febbraio, nella tabaccheria in piazza a San Donà, poco prima dell'orario di chiusura. Parla il titolare, Loris Zanetti.

“Quello della microcriminalità – ha detto – è un fenomeno che va tempestivamente arginato, altrimenti rischiamo di perdere il controllo della situazione. La sicurezza, reale e percepita, è un fattore fondamentale che va assicurato e garantito alla nostra comunità. Un fattore indispensabile per mantenere il Trentino quale luogo ideale in cui vivere, territorio Ospitale e terreno fertile in cui investire e sviluppare Impresa. È una ferita che si sta allargando sempre più, una minaccia alla sicurezza dei cittadini ed agli operatori economici, e al senso di tranquillità che da sempre caratterizza e qualifica il Trentino come luogo ideale in cui vivere e soggiornare”.

”Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un aumento di reati come furti, scippi, episodi di disordine e degrado sociale legati allo spaccio di droga, che generano sempre più allarme e preoccupazione nella popolazione e coinvolge sempre di più anche gli operatori economici del nostro territorio, piccoli esercenti ma non solo, ed i loro collaboratori e lavoratori”.

”Questo lento ma costante aumento di accadimenti micro-criminali erode lentamente la fiducia nelle istituzioni e mina alla base la coesione sociale. Auspichiamo l'adozione di misure incisive e concrete per contrastare e prevenire i fenomeni di criminalità e microcriminalità ed una sempre maggiore collaborazione tra le diverse istituzioni direttamente coinvolte: Prefettura, Questura, Carabinieri, Polizia locale e amministrazione provinciale e quelle comunali”.

”Sono preoccupato seriamente per il crescente sentimento di insicurezza che si avverte e che rileviamo tra gli operatori economici, concentrato soprattutto nei principali centri della nostra provincia, per episodi sempre più frequenti di una criminalità quasi “invisibile”; gocce di veleno che impattano sempre più nel quotidiano e che se non opportunamente gestite rischiano di arrivare capillarmente anche nelle periferie del Trentino, intaccando anche le zone a vocazione turistica, con ulteriori conseguenze”.

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