Politica / Il nodo

"No a una giunta regionale senza donne": ddl dei Verdi e petizione lanciata dalle opposizioni

Pressing sulla maggioranza di centrodestra, le consigliere ecologiste spiegano che la norma proposta estenderebbe quanto già in vigore per l'esecutivo provinciale di Bolzano e per i Comuni. Frattanto continua la raccolta di firme sotto l'appello lanciato da  Partito democratico, Verdi, Team K, Campobase e Casa autonomia: "Le elette sono 24 su 70, non è pensabile un governo regionale senza il punto di vista femminile"

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BOLZANO. Il gruppo dei Verdi ha consegnato un disegno di legge e una mozione in Consiglio regionale in cui viene chiesto di modificare la legge regionale del 1952 e il regolamento interno, prevedendo per la Giunta regionale la presenza di donne in relazione alla loro forza in Consiglio.

Si estenderebbe così alla Regione - si legge in una nota - la norma in vigore per la Giunta provinciale di Bolzano e per i Comuni.

"Abbiamo assistito negli ultimi mesi a una brutta pagina di storia e di gestione politica, con tutti gli intoppi, i litigi e le lotte di potere, e la mancanza di guida durante la costruzione della maggioranza in Provincia.

L'ultima pagina di questa storia debole e repellente sta per essere scritta in Regione, dove si configura una Giunta tutta al maschile", scrivono nella notta le consigliere regionali dei Verdi Brigitte Foppa, Madeleine Rohrer, Lucia Coppola e Zeno Oberkofler.

Secondo le consigliere, "il solo fatto che si pensi a una giunta senza donne è segno di una visione superata e patriarcale. Secondo, è tanto brutto il gesto fatto da Kompatscher, quando ha passato la palla al Trentino sottintendendo che 'le donne le mettano gli altri'. Terzo, questo atto è la più palese conferma che senza quote di genere su questo tema non si faranno mai passi avanti. Solo l'obbligo porta a liberare i posti per le donne, e costringe i partiti a cercarle".

Sul tema è stata lanciata anche una petizione: "No ad una Giunta regionale senza donne!". L'iniziativa è della Rete delle donne Trentino Alto Adige, nata da una sinergia tra Partito democratico, Verdi, Team K, Campobase e Casa autonomia, a cui hanno aderito anche donne di altre forze politiche e impegnate in prima linea nella difesa delle pari opportunità.

"Le elette nel Consiglio provinciale di Trento sono 14 e in quello di Bolzano sono 10, per un totale di 24 donne, su un totale di 70 consiglieri e consigliere", scrive la Rete delle donne nella petizione, che è stata lanciata su Change.org e che ha già raggiunto oltre 700 firme.

"Nel 2024 non è pensabile un governo regionale senza il punto di vista delle donne - aggiungono -, ne va del vantaggio per la comunità. Soprattutto dopo l'attivazione nel mese di ottobre 2023 del Piano quinquennale per la parità Aequitas, sostenuto anche dal presidente della Giunta provinciale di Bolzano Arno Kompatscher". Come Rete delle donne del Trentino Alto Adige, viene ribadito, "diciamo no ad una Giunta regionale senza donne, anche se siamo all'opposizione, ci mobilitiamo per tutte le donne, anche quelle dalla maggioranza, che hanno diritto e dovere di essere rappresentate".

Tra le prime firmatarie della petizione, ci sono la presidente di "Se non ora quando - Es ist Zeit! Alto Adige Sudtirol" Nadia Mazzardis, la consigliera provinciale dei Verdi Brigitte Foppa, la consigliera provinciale del Partito democratico del Trentino Lucia Maestri, la consigliera provinciale del Team K Maria Rieder, la consigliera provinciale di Casa autonomia Paola Demagri e la consigliera provinciale di Campobase Chiara Maule.

 

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