Autonomia / Provincia

I Comuni incontrano la giunta: allarme personale, ma anche idroelettrico e case sfitte dell'Itea

Fugatti e Zanotelli con De Col davanti ai 23 punti elencati dal Cal: fuoco incrociato, e la richiesta di dare più potere alle Comunità di Valle (quelle che Fugatti voleva abolire)

TRENTO. Il CAL (Consorzio dei Comuni Trentini – Consiglio delle autonomie locali) ha incontrato il Presidente Fugatti e l’Assessora Zanotelli: dai sindaci una lunga lista di doglianze, a cominciare dalla cronca carenza di personale che mette a rischio la funzionalità dei municipi; ma anche l’incapacità di Itea di fornire alloggi che rimangono vuoti e sfitti, le principali criticità. Ed una soluzione sarebbe per il Cal un rilancio delle Comunità di Valle (quelle che nel programma di Fugatti di cinque anni fa andavano abolite)

La base del confronto era sul documento del Consiglio delle autonomie locali che

riporta le priorità dei comuni e delle comunità per la legislatura.

Si articola in 23 punti, discussi con il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e l’Assessora agli Enti locali, Giulia Zanotelli. Con loro anche il Direttore generale della Provincia, Raffaele De Col.

È stato il Presidente del Cal, Paride Gianmoena, a introdurre i lavori e a

illustrare i punti salienti di un documento che – a detta dello stesso

Presidente - “si pone nel solco del ruolo costruttivo e propositivo che il CAL

vuole svolgere, relazionandosi in maniera proattiva e responsabile con il

Consiglio e con la Giunta provinciale, pur nel rispetto dei rispettivi ruoli.”

“Veniamo da anni difficili – ha riconosciuto ancora Gianmoena - nei quali le

Istituzioni dell’autonomia hanno dovuto operare con rapidità per rispondere

ai bisogni della comunità: questo ha compresso talvolta il dialogo con gli

Enti locali. Ci auguriamo che in questa nuova Legislatura possano esserci

tempi adeguati per il confronto.”

Guardando all’architettura istituzionale locale, Il Presidente ha evidenziato

come sia stato ormai raggiunto un equilibrio nella dialettica relativa al ruolo

delle Comunità, e come sia tempo di valorizzare quel livello di governo anche come luogo delle scelte di sviluppo, dove individuare le priorità di

investimento di interesse sovracomunale.

Si assiste, per altro verso, ancora ad una diffusa difficoltà, da parte degli Enti

meno strutturati, a far fronte alle proprie funzioni essenziali, a fronte di

organici esili e difficili da coprire in ragione della difficoltà di reperire e

trattenere personale qualificato presso i comuni. Quei comuni sono un

importante presidio sul territorio; tuttavia, vanno collocati in una dimensione

organizzativa che consenta loro di essere efficienti. “Pensiamo in proposito,

che possano essere valorizzate le Comunità di valle, ma anche dello stesso

Consorzio dei Comuni, come strutture dove collocare funzioni di back-office,

che possono essere validamente svolte in una sede accentrata” – ha chiarito

il Presidente - “Oggi il Consorzio riscontra oltre 70 richieste di supporto per lo svolgimento di procedure di gara, e ormai una quindicina di enti ci

richiedono assistenza continuativa per la gestione della loro contabilità:

numeri destinati a crescere, e rispetto ai quali occorre fornire una risposta

strutturata. Interessante ci sembra anche la possibilità di reclutare e formare

contestualmente il futuro personale degli Enti locali, attraverso la formula dei

corsi-concorsi, già sperimentati per l’ambito contabile e da estendere alle

figure tecniche.”

Venendo alla finanza locale, e in particolare agli interventi a sostegno della

spesa corrente, è stata posta l’esigenza di una ulteriore manutenzione del

modello di riparto del fondo perequativo, al fine di renderlo più equo e

rispondente a dinamiche sopravvenute oppure oggi non ancora

compiutamente valorizzate. Occorre anche trovare una nuova dimensione

alle risorse dell’ex-Fondo investimenti minori, e vanno trovate le risorse per

assicurare una adeguata copertura alla spesa per i servizi di polizia locale,

dando continuità e capillarità al progetto sicurezza già avviato anni addietro:

un aspetto fondamentale per garantire la serenità delle nostre comunità.

Sul fronte degli investimenti, le parole d’ordine debbono essere – secondo i

Comuni - la programmabilità e l’adeguatezza delle risorse. Va recuperato un

adeguato orizzonte temporale di certezza delle risorse a disposizione dei

comuni, per programmare le opere di propria competenza secondo le istanze

dei territori. Vanno anche rivisti, a nostro avviso, i criteri di accesso al fondo

di riserva. Più in generale, l’adeguatezza dello stock di risorse per

investimenti va assicurata nella sua dotazione complessiva.

Altro tema importante per i Comuni è quello dell’energia e delle concessioni

idroelettriche. “Sappiamo che sono in corso le interlocuzioni col Governo per

la proroga al 2029 delle grandi concessioni, ed è un tavolo che anche i

comuni seguono con interesse, in quanto vi è agganciata anche la durata

delle piccole concessioni, che garantiscono risorse importanti agli enti

locali”, ha ricordato Gianmoena

Nel luglio scorso sono state poste le basi, a livello normativo, per la

riorganizzazione del ciclo di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Nei prossimi

mesi, i Comuni parteciperanno con interesse ai lavori per la messa a terra

della riforma.

Assai rilevante per i comuni è anche il tema della casa, da

affrontare a partire dal ruolo di Itea e degli strumenti di cui dispongono i

comuni per incidere sulla gestione della società di sistema, a cui è

demandata la gestione anche del loro patrimonio. Importante è poi trovare

una leva per valorizzare gli immobili pubblici quali opportunità alloggiative

per le famiglie e i lavoratori, soprattutto nelle zone turistiche dove l’accesso

al mercato delle locazioni ordinarie è difficoltoso

Mercoledì prossimo, il CAL si esprimerà anche sul disegno di legge

recentemente presentato dalla Giunta sul tema dei grandi carnivori. “Per noi

è importante salvaguardare la vivibilità della montagna, che è importante per

la cura del territorio e la prevenzione dello spopolamento delle nostre valli.”

ha affermato Gianmoena - “Altrettanto importante è fare chiarezza rispetto

alla portata dei ruoli e delle responsabilità in capo ai sindaci, che devono 

poter ricevere informazioni sul tema ma anche poter fornire risposte alle

nostre comunità.”

Infine, una riflessione è stata fatta sulla durata del mandato delle

Amministrazioni locali in carica, le quali sono state elette – a causa del

Covid-19 – con alcuni mesi di ritardo e che sarebbe opportuno potessero

godere di un pieno mandato quinquennale entro cui realizzare i propri

progetti, facendo slittare le elezioni comunali quantomeno dalla primavera

all’autunno 2025. Sempre sul tema elettorale, va difeso – ad avviso del CAL

- l’assetto attuale della normativa regionale in merito alla possibilità di

esperire un terzo mandato nella carica di sindaco, allineandosi anzi alle più

favorevoli novità che dovessero sopraggiungere a livello nazionale.

L’Assessore Giulia Zanotelli ha quindi preso la parola, per identificare, fra i

molti temi posti dal CAL, alcune priorità su cui ha promesso che sarà

concentrato l’impegno proprio e quello delle Strutture nelle prossime

settimane. Sul tema del personale, innanzitutto, occorrerà concentrarsi sulla

formazione e la valorizzazione dei dipendenti comunali, valorizzando le

esperienze finora maturate ma anche dando spazio a qualche iniziativa

innovativa. In merito alla revisione del fondo perequativo, c’è ampia

disponibilità a formare dei gruppi di lavoro, per redigere i necessari correttivi

ad un modello che poi dovrà essere però portato a piena applicazione.

Centrale sarà, inoltre, il tema della riorganizzazione del ciclo dei rifiuti, su si

confida che il lavoro tecnico recentemente avviato possa portare ai suoi

frutti.

“Siamo qui ben volentieri oggi per raccogliere le istanze degli Enti locali, e

per porre le basi di un rapporto con gli Enti locali, che vorremmo fosse

estremamente costruttivo, in continuità con la precedente legislatura.” – ha

affermato il Presidente della Provincia, Maurizio Fugatti – “L’autonomia

cresce e si rinnova, infatti, anche con il valore aggiunto arrecato dai Comuni.”

Gli ultimi cinque anni – ha riconosciuto Fugatti – hanno effettivamente

evidenziato difficoltà nell’assicurare una programmazione delle risorse a

favore degli Enti locali, ma l’auspicio è che la situazione possa ora

normalizzarsi. Importante, ed al centro del programma di legislatura di

questa Giunta, sarà certamente il tema della casa, sia per superare i problemi

stratificatisi nel tempo rispetto alla gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, che per sviluppare forme nuove di valorizzazione di

altri asset anche nella disponibilità dei comuni.

Sul tema dei grandi carnivori - ha affermato Fugatti – si registra un

miglioramento dei rapporti con ISPRA e con i Ministeri. Il disegno di legge in

corso di esame presso il Consiglio, che stabilisce – sulla base di apporti

scientifici – un contingente di abbattimenti tale da non pregiudicare la

salvaguardia della specie, è parte di un percorso che si sta portando avanti,

in un’ottica di dialogo più costruttivo con gli altri interlocutori istituzionali,

che dimostrano di avere preso quantomeno coscienza della problematica.

Per quanto concerne la possibilità per i sindaci di correre per un

terzo mandato, si attende di vedere come la questione sarà definita a livello

nazionale, per valutare poi quali modifiche eventualmente apportare

all’ordinamento regionale. Attenzione è stata assicurata anche al tema delle

minoranze e dei rapporti istituzionali con il Comun general de Fascia, con il

quale c’è un dialogo in corso.

Nel dibattito, è intervenuto Gianni Nicolussi Zaiga, Sindaco di Luserna, per

evidenziare la situazione di difficoltà organizzativa dei piccoli comuni dove

sono insediate le minoranze germanofone. Essi sono stati toccati dalle

riforme degli ultimi anni senza particolari forme di salvaguardia, che

sarebbero invece fondamentali affinché questi enti possano mantenere la

propria efficienza e, quindi, la capacità di essere un riferimento per le

comunità locali.

Roberto Oss Emer, sindaco di Pergine Valsugana, ha posto l’accento sulla

necessità di lavorare con particolare urgenza sui temi di carattere

finanziario, affinché il quadro delle novità (e conseguentemente delle risorse

a disposizione di ogni ente) sia noto in tempo utile per programmare i bilanci

dei comuni. Disappunto reca inoltre, secondo Oss Emer, il numero di alloggi

in disponibilità di ITEA e non reimmessi in circolo: si tratta di una situazione

che certamente si è stratificata nel tempo, ma che va oggi risolta in ogni

modo.

Franco Ianeselli, sindaco di Trento, ha richiamato soprattutto l’importanza

di impostare il dialogo fra Enti locali e Giunta provinciale nel giusto modo e

con i giusti tempi di discussione, per evitare che le scelte debbano poi

maturare senza un adeguato confronto per rincorrere le scadenze.

Vittorio Stonfer, sindaco di Giovo, ha voluto portare ancora all’attenzione

della Provincia la necessità di chiudere il percorso di trasferimento del

personale ausiliario delle scuole dell’infanzia provinciali in capo alla

Provincia stessa.

Gianni Beretta, sindaco di Levico Terme, è intervenuto per ringraziare il

Presidente Gianmoena del lavoro di sintesi da cui nasce questo documento.

Ha inoltre rimarcato le difficoltà recenti incontrate dai comuni nell’uso delle

piattaforme informatiche per gli appalti, ed espresso l’auspicio che gli enti locali siano posti nelle condizioni di accedere efficacemente anche alle

opportunità di finanziamento esterne al sistema provinciale.

Mirko Montibeller, sindaco di Roncegno, ha rimarcato l’esigenza di chiarire

gli aspetti relativi all’accesso degli Enti locali trentini alle fonti di

finanziamento esterne al sistema provinciale, in particolar modo statali, nella

cornice del particolare ruolo che lo Statuto di autonomia riconosce alla

Provincia in merito al finanziamento delle autonomie locali. Occorre su

questo che i comuni possano rifarsi ad indicazioni per quanto possibile

univoche.

Giacomo Redolfi, sindaco di Mezzana, riprendendo il tema dei grandi

carnivori, ha espresso l’auspicio che, anche con il disegno di legge in corso

d’esame, possa essere finalmente delineato un percorso per affrontare una

problematica centrale per la vivibilità del nostro territorio. Occorre che sia

accresciuta la consapevolezza delle criticità che stanno vivendo le nostre

comunità locali, sia all’interno del Trentino stesso che in Italia ed in Europa,

e che possa sanarsi la frattura esistente fra chi vive quotidianamente il

territorio montano e chi continua a non comprendere la gravità della

problematica. A fronte delle sollecitazioni di ISPRA rispetto alle misure da

adottare per precludere all’orso l’accesso ai cassonetti dei rifiuti urbani, si

condivide l’urgenza di adottare le precauzioni richieste, ma è evidente che i

relativi costi non possono essere posti a carico dell’utenza, attraverso la

tariffa rifiuti.

Enrico Galvan, sindaco di Borgo Valsugana, ha voluto richiamare

l’attenzione sulla necessità di prevedere, fin d’ora, le ricadute degli

investimenti finanziati dal PNRR sui bilanci di parte corrente dei comuni: in

particolare, si sono finanziati molti nuovi posti in asili nido, ma è evidente

che poi dovranno essere trovate le risorse per sostenerne la gestione.

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