Femminicidio / L’appuntamento

Trento, marcia degli uomini contro la violenza sulle donne

L’appuntamento sabato alle ore 16 in piazza Pasi, per un'iniziativa ancora più attuale dopo la tragedia di Valfloriana. Fra i sottoscrittori il sindaco Franco Ianeselli, il presidente delle Acli Luca Oliver e il presidente di Confindustria Fausto Manzana
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TRENTO. Era stata organizzata da tempo, dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, ma la manifestazione «degli uomini» che si terrà domani – sabato 13 gennaio – in piazza pasi a Trento assume ora un significato ancora più attuale, dopo il feroce femminicidio di Valfloriana.

La manifestazione vuole evidenziare i temi dell'appello "Uomini contro la violenza di genere", una proposta partita da 60 uomini appartenenti alla società civile e politica trentina che vogliono esprimere pubblicamente il loro "no" alla violenza contro le donne.

Interverranno durante l’incontro anche la prorettrice alle politiche di equità e diversità dell'Università di Trento Barbara Poggio e la deputata e componente della commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio Sara Ferrari.

"Come azione concreta per contrastare la violenza sulle donne, - si legge nell’appello - chiediamo alla Provincia di Trento che vengano riattivati al più presto i percorsi di educazione alla relazione di genere e promossi capillarmente in tutte le scuole sul territorio provinciale, nella prospettiva di renderli strutturali".

La proposta vede nomi importanti fra i firmatari, come fra gli altri, il sindaco di Trento Franco Ianeselli, il presidente delle Acli Trentine Luca Oliver, il presidente di Confindustria Fausto Manzana, il presidente della Consulta provinciale per la salute Renzo Dori e il consigliere provinciale di Campobase Francesco Valduga.

Nell’appello si invitano "gli uomini a prendere consapevolezza del problema in tutti i suoi aspetti" e a "contrastare la discriminazione di genere e promuovere la parità di genere in tutti gli ambiti che frequentiamo quotidianamente, nei luoghi di lavoro e di potere, nei nostri rapporti sociali e all'interno delle nostre stesse famiglie".

oposto da soli uomini». 

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