Provincia / I fondi

Aiuti Ue all'agricoltura trentina, 5 milioni di euro per l'innovazione tecnica nelle campagne grazie al Pnrr

Quasi una «seconda puntata» di quanto accaduto in periodo di Covid: soldi per i carri raccolta elettrici, atomizzatori ma anche per i fuoristrada dotati di motore elettrico o a biometano

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di Pietro Gottardi

TRENTO. Nuovi carri raccolta elettrici, atomizzatori e robottini telecomandati, ma eventualmente anche nuovi fuoristrada dotati di motore elettrico o a biometano, arricchiranno a breve il parco macchine di molti contadini trentini. A pagarli, per il 65% della spesa massima ammissibile pari a 35 mila euro, sarà la collettività attraverso i fondi del Pnrr, il resto lo metterà il privato.

Quella che si profila, insomma, è la seconda puntata della corsa al contributo a fondo perduto a cui si assistette in periodo di Covid quando, a partire dalla delibera della giunta provinciale n. 738 del 29/05/2020 che stanziava fondi nell'ambito della «Riparti Trentino» a favore di agriturismi e mondo agricolo, si arrivò, prorogando i termini per presentare le domande e "canalizzandole" verso l'acquisto di carri raccolta per le mele, alla distribuzione di 2 milioni 168 mila euro. Con questi soldi vennero soddisfatte 197 domande che presentavano due peculiarità.

La prima relativa alla loro provenienza geografica visto che ben 173 erano "targate" val di Non. La seconda legata alla tempistica delle richieste, considerato che 154 di esse (l'88% del totale) erano concentrate dal 7 al 16 novembre, ossia l'ultima finestra di proroga aperta dalla giunta provinciale.

Questa volta, come detto, a metterci i soldi pubblici sarà l'Unione Europea attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza alla voce «Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare - ammodernamento dei macchinari agricoli che permettano l'introduzione di tecniche di agricoltura di precisione».

Il piatto per ciò che riguarda la sola Provincia di Trento è particolarmente ricco, ammontando a 5 milioni e 81 mila euro. I sindacati dei contadini, appena letta la delibera a firma dell'assessora all'agricoltura Giulia Zanotelli con cui è stato approvato il bando di presentazione delle domande e le modalità attuative, hanno subito individuato le possibilità di acquisto agevolate da contributo per i loro assistiti, puntando soprattutto su macchine agricole, motrici e operatrici, e dispositivi e macchine di supporto, anche se il bando è aperto pure ad investimenti per ridurre ad esempio l'utilizzo dei fitofarmaci, o l'innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque.

Fra gli interventi che godranno di finanziamento, anche la sostituzione di veicoli fuoristrada per agricoltura e zootecnia, purché dotati di motore elettrico o a biometano. Per gli investimenti sulle macchine agricole (e pure zootecniche), oltre che su impiantistica innovativa, il limite massimo di spesa ammessa è di 35 mila euro che si eleva a 70 mila euro in caso di sostituzione dei fuoristrada.

Su queste cifre massime, l'intensità delle agevolazioni è del 65%, elevata all'80% in caso di imprese condotte da giovani agricoltori. La corsa al contributo, in realtà, è già iniziata, visto che i termini per la presentazione delle domande va dal 2 gennaio appena trascorso al 29 febbraio

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