Agricoltura / Il caso

Contributi per i contadini, dopo l'annuncio, più niente: «Domande impossibili da fare. Ma negli uffici provinciali sono tutti in ferie»

Da giovedì 28 dicembre si poteva fare domanda, ma una nostra lettrice – imprenditrice agricola – ci ha provato: né moduli, né domande online. «Ho chiamato in Provincia, il numero indicato era sbagliato, poi al Servizio scopro che non c’è nessuno al lavoro»

L'ANNUNCIO 28 milioni per l'agricoltura (con i fondi europei)

di Gigi Zoppello

TRENTO. Negli uffici provinciali sono tutti in ferie, e non si muove una foglia almeno fino all’8 gennaio. Non è una scoperta di oggi, ma almeno ne abbiamo la conferma. Ce lo dice una nostra lettrice, titolare di una azienda agricola, che ha accolto con soddisfazione l’annuncio della assessora Zanotelli: milioni di euro (dei fondi europei) pronti per i contadini.

La nostra lettrice si è affrettata a fare domanda, nei tempi annunciati da Zanotelli. Ma ha dovuto scontrarsi con l’amara realtà: era solo un annuncio, e per ora non si può fare domanda.

«Giovedì era il primo giorno in cui si poteva presentare domanda per uno dei contributi, ma sul portale della PAT o su SRT Trento, non ‘è straccia di moduli, bandi o requisiti per fare domanda.  Ho telefonato ad uno dei contatti indicati, il numero era sbagliato ma mi hanno per fortuna passato il servizio giusto: mi è stato detto che non c'è ancora niente perché non hanno fatto in tempo, e comunque la "gente è tutta in ferie!”  Testuali parole.  Allora – racconta la nostra lettrice – ho chiesto se verranno spostati i termini, visto che non è disponibile la possibilità di fare richiesta, ma la risposta è stata negativa.  Mi piacerebbe  che si desse comunicazione  sul vostro quotidiano di questa professionalità della PAT».

Insomma: venerdì 22 dicembre l’annuncio con un trionfale comunicato dell’Ufficio Stampa e bella fotografia dell’assessora in giubbotto jeans. Il comunicato spiegava che per le domande c’è tempo fino al 31 gennaio, il via alle domande dal 28 dicembre. 

Ma Zanotelli non aveva fatto i conti con i suoi uffici, dove – abbiamo appreso – «Sono tutti in ferie!». 

 

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