Infanzia / Politica

Niente apertura estiva delle scuola dell’infanzia, Uil fiduciosa: “Gerosa ci sta ascoltando”

In una delibera firmata dalla neo assessora all’Istruzione si legge che “per il prossimo anno scolastico, ovvero il 2024-2025, verrà avviato un percorso di approfondita analisi sulle modalità di organizzazione dell'offerta dei servizi per l'undicesimo mese nel periodo estivo anno 2025”

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TRENTO. Uno spiraglio per uno stop, un ripensamento, un rimodulazione dell'undicesimo mese di apertura delle scuole dell'infanzia in Trentino. Lo vede la Uil Scuola, che esulta, nella delibera firmata dalla neo assessora Francesca Gerosa. Nel provvedimento si legge che «per il prossimo anno scolastico, ovvero il 2024-2025, verrà avviato un ulteriore percorso di approfondita analisi, anche a seguito dell'andamento dell'anno scolastico in corso, sulle modalità di organizzazione dell'offerta dei servizi per l'undicesimo mese nel periodo estivo anno 2025».

E ancora: «con successivo provvedimento la Giunta provinciale può rivedere le modalità di erogazione dell'offerta dei per i servizi per l'undicesimo mese nel periodo estivo anno 2025». Insomma, se a luglio 2024 le materne resteranno regolarmente aperte - come da legge firmata nella scorsa legislatura -, per l'apertura a luglio 2025 qualcosa potrebbe cambiare.

Spiega la Uil: «Durante il primo incontro con l'assessora, tenutosi il 19 dicembre, sul cosiddetto undicesimo mese avevamo più volte ribadito come ad una legittima richiesta da parte delle famiglie (servizi conciliativi e copertura per il periodo estivo) sino ad oggi fosse stata data una risposta sbagliata: facile da prendere, demagogica e divisiva fra genitori e insegnanti. Una risposta per nulla rispettosa del ruolo e della funzione che la scuola svolge e deve continuare a svolgere. E ancor meno rispettosa delle esigenze e dei bisogni dei bambini».

Nel corso di quell'incontro, la delegazione UIL composta da Annuscka Brugnara, Monica Motter e Pietro Di Fiore, aveva più volte chiesto a Gerosa di cambiare rotta e di avviare una concreta analisi costi-benefici.

«Con una certa soddisfazione leggiamo il testo della delibera e dobbiamo osservare come l'assessora Gerosa ci abbia ascoltato, iniziando a tenere fede agli impegni presi sia in campagna elettorale sia negli incontri ufficiali. Adesso le chiediamo che dagli impegni formali presi sulla carta, si passi ai fatti: abbiamo un'intera primavera di confronto».

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