Politica / Comune

Dro: che succede al Patt? Sindaco, assessora e un consigliere lasciano il gruppo, ma il partito dice: è tutto ok

Il primo cittadino Claudio Mimola, l’assessora Ginetta Santoni e il consigliere Davide Trenti passano al Gruppo misto. Ma «Il Patt non è scomparso» dicono da Trento

di Daniele Ferrari

DRO. Il ritiro di interrogazioni e mozioni all’ordine del giorno, la mancata presenza in aula dei consiglieri di minoranza e la richiesta di rivedere modifiche e integrazioni al regolamento del consiglio comunale, adottate senza la maggioranza qualificata dei consiglieri e senza esaminare i 21 emendamenti presentati dalle opposizioni. Seduta consigliare disertata dalle minoranze dove sia il consigliere Sergio Poli (Pd) sia i gruppi di opposizione hanno contestato la convocazione del consiglio nella sala giunta del municipio, sia per le sue ridotte dimensioni, la mancata sicurezza contro il contagio da Covid (i contagiati sono in aumento) e per l’impossibilità di garantire la diffusione in diretta streaming dei lavori consigliari.

Se i consiglieri di minoranza Alvaro Tavernini, Luigi Grossi, Valentino Travaglia, Stefano Benuzzi Malfer e Giovanni Ferrari non si sono presentati in aula, il consigliere Sergio Poli ha ritirato le previste interrogazioni e mozioni. La seduta si è quindi aperta con la surroga della consigliera Michela Calzà (ora in consiglio provinciale) con il primo dei non eletti nella lista del Pd Fabio Berlanda, la presentazione del nuovo vicesindaco Mirko Pedrini (Pd), mentre in precedenza il sindaco Claudio Mimola, l’assessora Ginetta Santoni e il consigliere Davide Trenti avevano comunicato di lasciare il gruppo del Patt e di aderire al gruppo misto.

Alle stelle alpine, però, non è piaciuto andare sul giornale con la notizia. Ed ecco la nota stampa del partito che si cerca di dire che va tutto bene. E che è colpa della stampa (come al solito)

«Le cronache recenti hanno riportato in maniera falsata la realtà della situazione politica della nostra comunità. Come esponenti dell’amministrazione comunale di Dro abbiamo sentito forte la responsabilità di continuare il nostro impegno a favore della comunità locale, evitando inutili quanto dannose frizioni e tensioni.
Da qui è nata la nostra scelta di aderire al gruppo misto eliminando ogni possibile pretesto in grado di minare l’azione amministrativa.
Ciò non significa che il Patt di Dro sia sparito. Rimaniamo convintamente autonomisti e la sezione delle due Stelle Alpine resta, viva e attiva, come riferimento per chi si riconosce nei nostri ideali.
La difformità, infine, fra le alleanze provinciale e comunale, è stata fin da subito oggetto di confronto anche con la segreteria del Patt che ha garantito massima libertà decisionale e d’azione per le singole sezioni, in base alle esigenze del territorio. Le posizioni ideologiche e precostituite non ci sono mai appartenute, men che meno in questo frangente. L’Autonomia e le risposte da dare alle nostre comunità sono l’unica stella polare che ci guida, un bene troppo prezioso da lasciarlo in balia di sterili polemiche» afferma Davide Trenti, Segretario del Patt di Dro.

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