Fauna / Polemica

Orsi, la Lav esulta: «Fugatti nuovamente sconfitto al Tar», rinvio alla Corte Europea

Gli animalisti: «gli orsi JJ4 e MJ5 non possono essere uccisi, e l’11 gennaio al Tar di Trento finalmente si deciderà il trasferimento di JJ4»

TRENTO.  Il Tar di Trento ha sospeso ancora una volta l'uccisione dell'orsa Jj4 - che si trova la Casteller ed è ritenuta la responsabile dell'aggressione mortale ad Andrea Papi lo scorso aprile in valle di Sole - e del maschio Mj5 rimettendo la decisione alla Corte di Giustizia europea. In ballo la corretta interpretazione della normativa rispetto all'adozione di provvedimenti di rimozione di orsi "problematici", vale a adire le due ordinanze di abbattimento dei due orsi firmate dal presidente della Provincia di Trento.

Il Tar ha comunque confermato la possibilità di catturare Mj5, che lo scorso 5 marzo ha aggredito Alessandro Cicolini mentre passeggiava con il cane per i boschi sopra Malè. Grazie al ricorso depositato dalla Lav, con l'assistenza dell'avvocato Claudio Linzola - sottolinea l'associazione animalista - il Tar di Trento ha anche deciso di chiarire, rimettendo nelle mani della Corte di Giustizia europea, l'interpretazione del principio di proporzionalità e gradualità rispetto alla scelta delle azioni previste dall'Accordo interregionale Pacobace nei confronti degli orsi considerati problematici o pericolosi.

Ora l'attenzione si sposta sull'udienza del Tar di Trento dell'11 gennaio, nella quale si deciderà del trasferimento di Jj4 nel santuario in Romania a spese esclusive della Lav.

Esultano i protezionisti. «Grazie al nostro ricorso, gli orsi JJ4 e MJ5 non possono essere uccisi, e l’11 gennaio al Tar di Trento finalmente si deciderà il trasferimento di JJ4». Lo annuncia la Lav dopo il nuovo pronunciamento di oggi: «Dopo la batosta al Consiglio di Stato, Fugatti nuovamente sconfitto al Tar». In realtà, il Tar ha rinviato tutto alla Corte di Giustizia Europea.

Per gli animalisti è una vittoria: «Nuova Giunta provinciale e nuova sconfitta per il Presidente Fugatti. Fino a quando non ci saranno cambiamenti di indirizzo politico sulla coabitazione tra umani e selvatici, le sconfitte giudiziarie continueranno a fioccare. Questa mattina il TAR di Trento ha pubblicato le sue Ordinanze relative all’udienza del 14 dicembre, con le quali sospende ancora una volta l’uccisione degli orsi JJ4 e MJ5 e rimette alla Corte di Giustizia europea la questione relativa alla corretta interpretazione della normativa rispetto all’adozione di provvedimenti di rimozione di orsi “problematici”».

Grazie al ricorso depositato dalla LAV, con l’assistenza dell’avvocato Claudio Linzola, il TAR di Trento ha anche deciso di chiarire, rimettendo nelle mani della Corte di Giustizia europea, l’interpretazione del principio di proporzionalità e gradualità rispetto alla scelta delle azioni previste dall’Accordo interregionale PACOBACE nei confronti degli orsi considerati problematici o pericolosi.

«Siamo felici di questo nuovo, eccezionale risultato che ancora una volta salva la vita di due orsi condannati a morte – dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV, Animali Selvatici - mentre Fugatti incassa la prima sconfitta a poche settimane dalla sua rielezione».

Ora l’attenzione si sposta sull’udienza del TAR di Trento dell’11 gennaio, nella quale si deciderà finalmente del trasferimento di JJ4 nel santuario in Romania a spese esclusive della LAV.

La decisione odierna del TAR, nel confermare la salvezza dei due orsi per mezzo della sospensione dei provvedimenti di abbattimento, ha comunque confermato purtroppo la possibilità di catturare MJ5, l’orso coinvolto in un incidente con una persona il 5 marzo scorso ma anche su questo LAV continuerà a dare battaglia.

«Dopo le continue sconfitte giudiziarie subite dal “metodo Fugatti”, chiediamo alla vicepresidente Gerosa un suo autorevole intervento per riportare un po’ di raziocinio nelle sale della Provincia, sospendendo le attività di cattura di MJ5 e avviando una fase di confronto per aprire una nuova stagione fondata sulla convivenza pacifica con gli orsi – conclude la LAV».

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