La tragedia / Il lutto

Gli amici dell'alpinista trentino ucciso da una valanga: «Non ti dimenticheremo mai»

La notizia della tragedia avvenuta sabato ha subito fatto il giro della nostra provincia. Enorme dolore alla Fondazione Kessler, con Lorenza Ferrario, la coordinatrice del gruppo dove Alberto Franzoi, 34 anni, lavorava, che aggiunge: «Siamo sotto shock. Sarà dura riprendere senza di lui». La vittima lascia la compagna e due bimbi piccoli

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TRENTO. Il dolore non si placa, ma emergono i ricordi. Di affetto, di stima e di ammirazione. Sono tante le parole dolci che affiorano in ricordo di Alberto Franzoi, 34 anni, morto sabato dopo essere stato travolto da una valanga in Val di Fleres, assieme al fratello Marco, che si è salvato. Alberto Franzoi aveva tante passioni e oggi gli amici ricordano la sua «capacità di essere una fonte d'ispirazione», «sempre pronto ad organizzare iniziative».

Dolore anche alla Fondazione Kessler, con Lorenza Ferrario, la coordinatrice del gruppo dove Alberto lavorava, che aggiunge: «Siamo sotto shock. Sarà dura riprendere senza di lui».

Francesco Pederiva (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare di Povo): «Per tutti noi è una grande tragedia: appena abbiamo saputo abbiamo avvertito i vari componenti della giunta e i lavoratori e dico a nome di tutti che siamo vicini alla famiglia di Alberto e partecipiamo al lutto. Mancherà tantissimo anche a tutti noi, gli volevamo tutti bene».

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