Società / Viabilità

Autobrennero, un bilancio record con un fatturato di 376 milioni di euro: via libera del cda nell'ultima seduta

Il presidente Cattoni: «Ci basterebbe il tanto atteso via libera agli investimenti per mettere a terra quanto previsto dalla proposta di finanza di progetto approvata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti»

TRENTO. Gli ottimi dati fatti registrare dal bilancio di Autostrada del Brennero nel 2022 sono attesi anche per il 2023. Il fatturato previsto per l’anno che si sta per chiudere tocca infatti i 376,48 milioni di euro, con un valore della produzione che si attesta a 414,4 milioni.

La previsione è stata illustrata questa mattina dall’Amministratore Delegato di Autostrada del Brennero Diego Cattoni nel corso del Cda. “Con questo dato eccellente, migliorativo anche di quello già record dello scorso anno, e grazie alle ottime performance della gestione finanziaria, confermiamo un trend estremamente positivo – ha affermato –. Ci basterebbe il tanto atteso via libera agli investimenti per mettere a terra quanto previsto dalla proposta di finanza di progetto approvata dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti”.

Contestualmente il Cda ha approvato anche il finanziamento alle società ferroviarie del Gruppo Autobrennero RTC e InRail per l’acquisto di nuove locomotive e la realizzazione di 13 barriere fonoassorbenti nel Comune di Campo di Trens (provincia di Bolzano) per un investimento di 28,7 milioni.

Anche quest’anno il Cda presieduto da Hartmann Reichhalter ha deliberato infatti di destinare 68 milioni del budget 2024 per la manutenzione ordinaria lungo l’arteria. La quota più importante, pari a 16,6 milioni, si concentra sulle pavimentazioni, seguite dalla spesa in sistemi informatici, telematici e impianti tecnici con 12,3 milioni e da quella delle opere d’arte (ponti, viadotti ecc), che assorbono 10,3 milioni dello stanziamento totale. Quindi vengono gli importi dedicati al corpo autostradale, tutto ciò che in pratica sta sotto le asfaltature con 5,7 milioni. Il resto si distribuisce in interventi di varia natura, tra cui la cura del verde, le operazioni invernali, le gallerie o le barriere di sicurezza.

La cura del nastro autostradale e delle opere che ne fanno parte si conferma anche nella deliberazione assunta sempre oggi dal board di installare 13 barriere fonoassorbenti nel Comune di Campo di Trens, per un investimento pari a 28,7 milioni di euro. Attenta alla funzionalità, la Società è andata oltre, cercando di progettare manufatti che sapessero integrarsi nel tessuto paesaggistico circostante, in modo da far dialogare infrastruttura, architettura e ambiente.

“Con quest’opera – ha osservato il Presidente Reichhalter – copriamo un’altra tratta con il nostro importante piano antirumore: tutelare le popolazioni attraversate dall’arteria rappresenta un obiettivo di sostenibilità in cui crediamo fermamente”.

Carlo Costa, Direttore Tecnico Generale di Autostrada del Brennero, ha illustrato alcuni dettagli del progetto: “Il paesaggio marcatamente alpino funge da protagonista unitamente a alcune citazioni artistiche della texture – ha spiegato – chiamata a rappresentare immagini del bosco e degli alberi sulle lastre di PMMA, che nella colorazione dal verde all’arancione al marrone riprendono i cromatismi dominanti nella valle. Le lastre ideate per le barriere all’interno delle aree di servizio riproducono otto opere d’arte del Maestro Fabrizio Plessi”.

Fa capo al principio di sostenibilità anche un altro significativo investimento votato oggi dal Cda: i consiglieri hanno deliberato un finanziamento per le Società ferroviarie del Gruppo RTC Spa e InRail Spa finalizzato all’acquisto di nuove locomotive per un importo complessivo di 6 milioni (4 a RTC e 2 a InRail) necessari a coprire la prima tranche di pagamento dei mezzi. Le nuove locomotive risulteranno fondamentali per sviluppare traffici interoperabili nell’area del Centro ed Est Europa, ridurre l’incidenza delle locomotive a noleggio e prepararsi alla futura apertura del tunnel del Brennero, dove sarà possibile transitare solo con locomotive alimentate con tensione a 25kV, oggi non presenti nel parco macchine. “L’intermodalità – ha concluso l’Amministratore Delegato Cattoni – rappresenta uno dei pilastri della mobilità del futuro. Si tratta di una scelta strategica, su cui abbiamo puntato ancora dagli anni Novanta e su cui continueremo a investire”.

Nel corso del Cda sono state anche confermate per il 2024 le agevolazioni BrennerPass, ossia il 20% di sconto per i pendolari che utilizzano la A22 per recarsi al lavoro e la tariffa agevolata per i motoveicoli, se vi sarà la conferma del Mit.

 

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