Italia / Femminicidio

"Per Giulia e per le altre sorelle": manifestazioni in molte città italiane contro la violenza sulle donne

Ieri sera, dopo la tragica notizia del ritrovamento della salma di Giulia Cecchettin, sono scattate iniziative femministe di piazza che proseguiranno anche oggi, domenica, in varie località, con Non una di meno e altre associazioni: "Se toccano una, rispondiamo tutte"

ARRESTO Il femminicidio di Giulia Cecchettin, fermato Filippo Turetta

TRENTO. La rabbia e il dolore in piazza e sui social, dopo la notizia tragica del ritrovamento, ieri mattina, della salma di Giulia Cecchettin, uccisa a 22 anni. Il suo ex fidanzato, Filippo Turetta è stato arrestato oggi in Germania, dove è finita la sua lunga fuga. Una settimana fa, nel Veneziano, vicino alla casa della giovane, a Vigonovo, le ultime immagini di Giulia in vita: in un video si vede Filippo Turetta che la picchia e poi la carica nell'auto.

Già ieri sera in diverse città, come Padova, Treviso e Roma, il movimento Non una di meno ha manifestato dando vita a cortei e sit-in dedicati alla vittima di questo ennesimo femminicidio. Iniziative per rilanciare la richiesta di una risposta istituzionale e sociale più forte contro la violenza patriarcale di genere.

"Per Giulia e per le altre sorelle. Se toccano una, rispondiamo tutte", si leggeva nello striscione che apriva il corteo, in centro a Treviso, ieri sera (nelle foto dal profilo Fb di Nn una di meno Treviso).

Altre iniziative sono in programma oggi, domenica, a pochi giorni fra l'altro dall'appuntamento in programma a Roma il 25 novembre: una manifestazione "per lottare contro la violenza di genere e per promuovere un piano femminista di contrasto alla violenza maschile contro le donne". 

La notizia dell'ultimo, orribile femminicidio, ha riaperto una ferita dolorosissima richiamando tutte e tutti a riflettere sulla necesità di azioni diverse, su tutti i fronti, per cancellare la violenza dalle nostre vite. "Giulia Cecchettin - scrive Non una di meno Treviso - come le altre 102 sorelle è stata uccisa da un uomo, non dal troppo amore, non da una storia finita male. L'ennesimo uomo che ha deciso che una ragazza fosse di sua proprietà e che su di lei si potesse deciderne la vita o la morte. 'Lo sapevamo tutte' già, perché questo sistema patriarcale ci trova sempre pronte al peggio perché sappiamo bene che non sono né Stato né polizia a proteggerci".

Il movimento lancia un appello a tutte, "perché la rabbia serva a noi per organizzarci, alzarci e cospirare insieme. Siamo il grido altissimo e feroce di tutti quei corpi che più non hanno voce! Ci vediamo il 25 a Roma".

Questa sera è in programma una fiaccolata per Giulia, a Vigonovo, organizzata dal Comune insieme al vicino municipio di Saonara (Padova): «Le comunità si riuniranno per essere vicine alla famiglia di Giulia. In questo momento non ci sono altre parole da aggiungere», spiegano i due sindaci, Luca Martello e Michela Lazzaro.

Questa mattina, domenica, corteo anche a Belluno, sotto lo striscione "Per Giulia, siamo stufe di morire", promosso da Non una di meno, Casa dei beni comuni, Belluno Donna e associazione Dafne.

Giulia Cecchettin

Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e la violenza di genere.

"Con più rabbia che mai - si legge nella presentazione - e per l’ottavo anno consecutivo, Non una di meno chiama la marea in piazza. Quest’anno saremo in due città che per noi rappresentano bene l’urgenza di questo momento storico, a Roma e Messina, per permettere a più persone possibile di partecipare e organizzarsi contro la violenza patriarcale!
Questo 25 Novembre gridiamo forte contro la Regione Lazio, perché faccia marcia indietro sulla revoca della delibera che apriva alla Casa delle donne Lucha Y Siesta l’uso degli spazi di via Lucio Sestio, a Roma, e che saranno ora messi a bando. Esempio violento dell’attacco istituzionale ai luoghi di liberazione femministi e transfemministi, contro cui saremo ancora più rabbiosamente in piazza.
Proprio per questo, chiamiamo l’assemblea nazionale del 26 Novembre alla Casa delle donne Lucha Y Siesta".

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