Enologia / Autunno

È pronto il Novello, vino di nicchia: in Trentino 5 cantine ne producono 349mila bottiglie

Il Novello in Trentino viene prodotto con le uve di Teroldego, il principe dei rossi di casa nostra, le cui caratteristiche per la produzione, con la tecnica della macerazione carbonica, furono scoperte nel 1979 da Virgilio Grigolli e Luciano Lunelli

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di Ugo Merlo

TRENTO. Dal 30 ottobre possiamo degustare il primo vino della vendemmia 2023: il Novello, pronto a riempire i calici per i brindisi di rito. In Trentino sono cinque le cantine che fanno il Novello e ne producono 349 mila bottiglie. Dopo i fasti degli anni Ottanta del secolo scorso con una produzione che in Italia sfiorava i 20 milioni di bottiglie, questo vino è rimasto come prodotto di nicchia. In Trentino c'è, rispetto allo scorso anno, un cantina in meno: Marco Donati che faceva un Novello su ordinazione con piccole quantità. I numeri del Novello nella nostra provincia sono, ormai da una decina di anni abbastanza costanti, con alcuni produttori che in questo 2023 riscontrano un maggior interesse.

Il Novello in Trentino viene prodotto con le uve di Teroldego, il principe dei rossi di casa nostra, le cui caratteristiche per la produzione, con la tecnica della macerazione carbonica, furono scoperte nel 1979 da Virgilio Grigolli e Luciano Lunelli. Fu una felice intuizione della scuola enologica trentina. Il vino Novello, con il nome di Beaujolais Nouveau nacque negli anni '30 in Francia. Il procedimento per creare questo vino prevede la lavorazione delle uve ad acini interi.

Qualche giorno prima della vendemmia delle uve destinate al Novello, viene raccolta una piccola quantità di uva per preparare il mosto d'avviamento. Successivamente le uve vengono vendemmiate e gli acini interi posti nei tini dove già fermentava il mosto preparato in precedenza. In questo ambiente si sprigiona una grande quantità di anidride carbonica, per via del mosto in fermentazione ed avviene la macerazione carbonica, che dura otto giorni ad una temperatura di 30°grado. L'anidride carbonica attacca l'acido malico, donando rotondità al mosto.

L'uva viene quindi ammostata iniziando così il vero processo di fermentazione in rosso per due giorni. Successivamente si svina, si pressa leggermente l'uva e viene ultimata la fermentazione. Dopo alcune settimane di decantazione il Novello è pronto per essere imbottigliato. Il suo colore è rosso rubino ed i profumi sono fruttati e freschi. Un vino amabile che si abbina con le castagne.

I prezzi del Novello 2023 sono sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno e si va dai 4.40 euro del Fiori d'inverno di Cavit ai 12.50 euro di Roberto Zeni di Grumo San Michele. Per quanto riguarda la produzione, Cavit fa 280 mila bottiglie di Novello con due distinte etichette. La prima destinata alla grande distribuzione: il Fiori d'inverno venduto a 4.40 euro ed il Terrazze della luna, un novello di Teroldego in purezza destinato alle enoteche e alla ristorazione al prezzo di 8.50 euro. Seconda in termini di produzione è la cantina di Mezzacorona, con 40 mila bottiglie. Alla cittadella del vino della Rotaliana, il prezzo è rimasto di 8 euro. Sempre in Rotaliana alla cantina di Mezzolombardo, dove si registra un maggior interesse per il loro Novello di Teroldego, ne producono 10 mila bottiglie e il prezzo è di 8.50 euro. Alla cantina Gaierhof di Roveré della Luna i numeri della loro produzione è di 6 mila bottiglie del Novello di Teroldego, al prezzo di 9 euro.

Sono 3 mila pure le bottiglie che produce la cantina sociale di Aldeno al prezzo di 6 euro. Sono 10 mila le bottiglie di Novello di Teroldego in purezza realizzate da Roberto Zeni. Una produzione da anni costante, quella della cantina di Grumo S. Michele che eccelle in qualità al prezzo di 12.50 euro. Lo scorso anno il Novello di Zeni fu decretato il migliore dalla giuria del concorso "Miglior Novello d'Italia".

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