L'incidente / L'indagine

Aereo precipitato sul Lagorai: è stato un errore umano, nessuna anomalia tecnica

Per l'Ansv, l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, “l'incidente è dipeso dalla inadeguata valutazione da parte del pilota delle capacità di salita dell'aeromobile in relazione all'ostacolo da superare

LO SPAVENTO Atterraggio di fortuna sul Lagorai
IMMAGINI Le fotografie dell'atterraggio
FOTO Le immagini del recupero dell'ultraleggero

TRENTO. Nessuna anomalia dell'aereo. La causa dell'incidente, quindi, è il "fattore umano". È questo l'esito dell'indagine sull'atterraggio di emergenza sulla catena del Lagorai il 28 dicembre dell'anno scorso di un Piper condotto da Silvia De Bon, giovanissima pilota di Longarone. Per l'Ansv, l'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, non c'è stato alcun problema del mezzo ma «l'incidente, attribuibile al fattore umano, è dipeso dalla inadeguata valutazione da parte del pilota delle capacità di salita dell'aeromobile in relazione all'ostacolo da superare». Una montagna, che il Piper avrebbe dovuto oltrepassare per rientrare a Belluno. La pilota però è stata brava, si legge poco più avanti, ad aver mantenuto il controllo del velivolo e a non aver virato, evitando «potenziali catastrofiche conseguenze».

Recupero dell'ultraleggero sul Lagorai, decine di persone coinvolte nell'operazione

Si è concluso questa mattina, 31 dicembre, il recupero dell'ultraleggero che il 28 dicembre aveva fatto un atterraggio di fortuna. Il video è stato girato da Michele Guadagnini

La relazione d'inchiesta è stata pubblicata sul sito dell'Ansv nei giorni. «Le inchieste - si legge - hanno l'unico obiettivo di prevenire futuri incidenti, non di attribuire colpe e/o responsabilità». Per quelle, eventualmente, c'è l'autorità giudiziaria. Viene fatto presente che il pilota «aveva una limitata esperienza di volo totale».

«Anche la gestione inadeguata delle tempistiche del volo di ritorno può avere contribuito a decisioni non ottimali derivanti dalla fretta e dalla inesperienza». Alcuni elementi hanno però contribuito a evitare conseguenze tragiche. Tra questi «la decisione del pilota di non virare per tentare di individuare una via di scampo quando ormai l'aereo era a bassissima quota, prossimo all'impatto».

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