Trento / Il caso

«Bypass ferroviario, mancata trasparenza sulla bonifica»: la circoscrizione chiama il Comune

L’interrogazione sulla roggia di Campotrentino approvata all’unanimità per chiedere chiarimenti sulll'inquinamento della fossa primaria. Il presidente Claudio Geat: «Perse le tracce della commissione di tecnici»

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COMUNE "Progetto, si continua secondo quanto approvato"

di Nicola Maschio

TRENTO. La circoscrizione Centro storico-Piedicastello non nasconde una certa preoccupazione per la mancata bonifica della roggia di Campotrentino e interroga sindaco e giunta comunale.È quanto si apprende non solo dalle dichiarazioni del presidente Claudio Geat, ma anche dal documento approvato all'unanimità nel corso dell'ultimo consiglio circoscrizionale dell'11 ottobre, all'interno del quale vengono richiesti chiarimenti proprio rispetto all'"inquinamento della fossa primaria di Campotrentino".

«Un tema di cui si parla da anni ma che, nello scorso mese di luglio, sembrava essere arrivato ad un punto di svolta - ha sottolineato Geat -. Il sindaco Ianeselli aveva emesso un'ordinanza per costituire, entro un paio di mesi, una commissione di tecnici comunali ed eventualmente provinciali proprio con l'obiettivo di capire come intervenire. Attualmente però non solo non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione in merito, ma si sono anche perse le tracce di questa progettualità. Per quanto ne sappiamo, potrebbero anche averla costituita senza fare troppa pubblicità, ma come circoscrizione avrebbero dovuto informarci: ricordo che nel programma elettorale del sindaco, all'epoca, si era parlato di rilancio delle nostre realtà circoscrizionali, ma purtroppo ad oggi così non è stato e, anche in questo caso, non abbiamo visto grande trasparenza nel gestire questa situazione».

Come riportato all'interno dell'interrogazione da Geat e dai suoi consiglieri, partendo dal fatto che "Il Sindaco di Trento, con propria ordinanza n. 7/2023, avente per oggetto 'Fossa primaria di Campotrentino, fuoriuscita di morchie catramose. Disposizioni in merito alla rimozione, allo smaltimento dei rifiuti ed al ripristino delle aree coinvolte' è intervenuto, su sollecitazione di Appa, per avviare la procedura di bonifica della tombinatura della fossa primaria di Campotrentino interessata dall'inquinamento" e che successivamente era stata ordinata "La costituzione della struttura tecnica entro due mesi, con incarico di predisporre un Documento progettuale e programmatorio, composto da analisi, valutazioni ambientali, studi ed elementi tecnici in grado di definire un progetto di ripristino delle aree interessate - individuando la tempistica necessaria - formata dai referenti tecnici previamente individuati entro il giorno 12 settembre", la richiesta è quella appunto di chiarimenti e delucidazioni sullo stato d'avanzamento dei lavori.

Questo, è stato aggiunto infine, "a doverosa tutela della popolazione residente nelle aree limitrofe e della cittadinanza tutta".

«Come ex direttore del Consorzio trentino di bonifica, conosco molto bene i pericoli derivanti dall'inquinamento di quelle zone, tuttavia non è dato sapere quanto quest'ultimo sia esteso e quale sia la reale presenza di inquinanti all'interno della fossa primaria di Campotrentino - ha concluso Geat. - Già in passato però si sono registrati allagamenti in alcune strutture, come l'Agenzia delle entrate, proprio per situazioni di complessità all'interno della roggia. Sappiamo che la Carbochimica ha scaricato per anni in quella zona, ma senza analisi specifiche non sapremo mai non solo la quantità di inquinamento da rimuovere, ma nemmeno l'entità del pericolo che corriamo. Ecco perché riteniamo importante procedere prima possibile».

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