Milano-Cortina/I giochi

Olimpiadi, gare di bob all’estero. La Fisi: «Sgomenti, così si affossa il movimento sul ghiaccio»

Tante reazioni all’annuncio dato da Malagò sulla rinuncia a Cortina. Il sindaco di Torino: «Così si portano all’estero i Giochi italiani». Il presidente di Confindustria Veneto: «Sconfitta per l’Italia»

ROMA. «La notizia dello spostamento all'estero delle gare di bob di Milano-Cortina 2026 ci lascia sgomenti. La Federazione Italiana Sport Invernali ha provato in tutti i modi a far capire l'importanza di queste discipline. Ci mancherà un pezzo di storia, la pista di Cortina avrebbe rappresentato l'occasione ideale per rilanciare movimenti che hanno regalato gloria e popolarità allo sport italiano, verranno meno le basi per costruire gli atleti del futuro». E' il commento amaro del presidente della Fisi, Flavio Roda, all'annuncio che non si farà la pista da bob a Cortina per i Giochi del 2026. "E anche la giustificazione dei costi elevati non è sufficiente a spiegare una decisione di tale portata - aggiunge Roda -. In Italia purtroppo non esiste una pista artificiale dove si possano allenare le squadre, ogni anno i nostri atleti sono costretti ad andare all'estero, con relativi aumenti di costi e la logica conseguenza di avere meno possibilità di girare sui tracciati rispetto alle altre nazioni. Credo si tratti dell'atto conclusivo, destinato ad affossare il nostro movimento sul ghiaccio».

Sconcerto in Veneto. «Veniamo infatti a sapere, a cose fatte, che il Governo ha ufficialmente annunciato la volontà di rinunciare alla realizzazione della pista di bob, slittino, skeleton e para-bob a Cortina per spostare le gare in una sede già esistente e funzionante fuori dall'Italia. Questa è una sconfitta per tutto il sistema Paese», dice il presidente di Confindustria veneto Enrico Carraro. "Non ci meritiamo - prosegue Carraro - di essere visti come quelli che 'non sono in grado di raggiungere l'obiettivo' nel contesto internazionale. Non se lo merita il Veneto e non se lo merita l'Italia».

Infine il sindaco di Torino Stefano Lo Russo: «Sono davvero rammaricato per una scelta che è profondamente sbagliata e porterà, di fatto, le Olimpiadi italiane all'estero». «Con la Regione - ricorda - avevamo sin da subito messo a disposizione gli impianti della città di Torino e della città metropolitana, un territorio dove già in passato avevamo dimostrato di sapere organizzare e gestire i Giochi olimpici invernali».

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