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Alessia Ambrosi è pronta a guidare Fratelli d'Italia: “Per me sarebbe un onore”

Il commissario Urzì, che è altoatesino, non brama certo di continuare ad occuparsi del Trentino, superato il traguardo delle elezioni provinciali, quindi di buon grado passerà la mano. Ma per capire a chi saranno affidate le redini di Fratelli d'Italia si dovrà vedere, in effetti, chi uscirà rafforzato dal voto del 22 ottobre, tra le varie anime del partito, e chi no

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di Luisa Maria Patruno

TRENTO. Dopo le elezioni provinciali del 22 ottobre Fratelli d'Italia - tra novembre e dicembre - terrà il suo congresso, anche a livello provinciale, per scegliere il segretario e superare la stagione dei commissariamenti, che ha visto la gestione del partito in Trentino affidata ad Adolfo Urso e al deputato altoatesino Alessandro Urzì, che è l'attuale commissario. Nomi non trentini. Ora, la deputata Alessia Ambrosi potrebbe essere la nuova guida dei meloniani trentini. Nel partito già c'è chi fa il suo nome e lei non si tira indietro.

«Sarei onorata - dichiara l'onorevole - e sono felice che qualcuno pensi al mio nome. Ancora non è stato definito quando esattamente si terrà il congresso, né se l'intenzione è quella di arrivare a un congresso unitario, per il Trentino molto dipenderà dagli equilibri che si creeranno dopo le elezioni del 22 ottobre. Fratelli d'Italia - ricorda però Ambrosi - ha sempre espresso la volontà di avere qualcuno che tenga le fila, sia a livello territoriale che a livello nazionale».

Come dire che una parlamentare è la figura ideale. Così era stato, in effetti, anche per la scelta dei commissari Urso e Urzì. All'interno di Fratelli d'Italia, a livello provinciale, però non si può dire che regni l'armonia e le frizioni sono emerse, soprattutto intorno alla figura di Francesca Gerosa, indicata come candidata prima alla presidenza della Provincia e poi - dopo l'accordo raggiunto con la Lega - alla vicepresidenza. In vista del congresso il partito nazionale ha indicato il termine del 30 settembre per il tesseramento utile per votare il segretario e quindi - compatibilmente con gli impegni elettorali - gli esponenti del partito si sono dati da fare per raccogliere le tessere e si è arrivati in poco tempo intorno al migliaio. È evidente - come in tutti i congressi - che saranno le tessere a decidere il nuovo segretario. E negli ultimi giorni di settembre non sono mancati movimenti interessati sui nuovi iscritti.

Il commissario Urzì, che è altoatesino, non brama certo di continuare ad occuparsi del Trentino, superato il traguardo delle elezioni provinciali, quindi di buon grado passerà la mano. Ma per capire a chi saranno affidate le redini di Fratelli d'Italia si dovrà vedere, in effetti, chi uscirà rafforzato dal voto del 22 ottobre, tra le varie anime del partito, e chi no. Francesca Gerosa ha la sua grande occasione, ma si gioca tutto. Deve riuscire ad essere eletta e bene, altrimenti rischia di uscirne con le ossa rotte. Qualora il suo fosse un buon risultato potrebbe cercare di ostacolare l'ascesa della "nemica" Ambrosi alla segreteria, magari candidandosi lei stessa al congresso (già era stata commissaria prima di Urso).

Il commissario Urzì evidenzia la crescita di FdI: «Sono sorti numerosi circoli soprattutto in periferia. Il congresso si terrà verosimilmente entro novembre o dicembre. Per le candidature ovviamente si farà riferimento alle proposte che verranno da tutti coloro che hanno titolo ad avanzarle».

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