Trento / La tragedia

L'analisi delle telecamere di via Venezia: per la moto il semaforo era rosso

La polizia locale ha esaminato i fotogrammi della videosorveglianza situata nei pressi del passaggio pedonale, per verificare quale era la situazione, giovedì sera, al momento del drammatico impatto fra la motocicletta condotta dal 22enne Federico Pezzè e la sedicenne Freya Macatangay, che era sul monopattino

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TRENTO. Al momento dell'impatto fra la moto condotta da Federico Pezzè e Freya Macatangay, che era sul monopattino, il semaforo veicolare era rosso. È quanto emerge dall'analisi delle telecamere situate in via Venezia nei pressi del passaggio pedonale. Dopo i rilievi dell'incidente e una prima ricostruzione della dinamica - possibile già la sera stessa della tragedia, grazie anche alle dichiarazioni dei testimoni - gli agenti della squadra infortunistica della polizia locale lunedì mattina hanno visionato una seconda volta le immagini delle telecamere di videosorveglianza, anche al rallentatore, fotogramma per fotogramma.

È stato stabilito che per la moto il semaforo era rosso. Con il decesso dell'unico indagato, è dunque destinato a chiudersi il fascicolo aperto dalla procura per omicidio stradale. Sempre stando all'esame delle telecamere, Freya avrebbe iniziato l'attraversamento senza attendere il verde pedonale, quando è scattato l'arancione veicolare. Resta ora da stabilire a che velocità viaggiasse la moto: sarà necessario ricostruirlo tramite perizie in base ai fotogrammi disponibili.

La sedicenne  attraversava la strada vicino alla pizzeria Korallo quando è stata travolta dall'universitario 22enne sopraggiunto in moto e a sua volta deceduto dopo il violentissimo impatto.

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