Trento / Il dramma

Sgomento e dolore per il tragico schianto di via Venezia, appelli sulla sicurezza stradale

La sedicenne Aliyah Freya Macatangay attraversava la strada vicino alla pizzeria Korallo quando è stata travolta dall'universitario 22enne sopraggiunto in moto. In corso le indagini, da verificare fra l'altro la velocità e le condizioni del semaforo

LA TRAGEDIA Comunità sconvolta, la Procura apre un fascicolo
GALLERY Le immagini dell'incidente di giovedì sera
CORDOGLIO Le parole del sindaco Ianeselli e del presidente Fugatti

TRENTO. La comunità locale è stata profondamente scossa dal tragico incidente stradale avvenuto 24 ore fa in città. In via Venezia, all'altezza della pizzeria Korallo e dei due distributori di carburante, un giovane in sella alla sua motocicletta ha travolto una ragazza che stava attraversando la strada con il monopattino (sembra spingendolo a mano). Le vittime sono, Aliyah Freya Macatangay, 16 anni, studentessa dell'istituto d'arte Vittoria, e Federico Pezzè, 22 anni, universitario a giurisprudenza.

La giovane, sbalzata con violenza e finita a una ventina di metri di distanza, è morta poco dopo, malgrado i prolungati tentativi di rianimazione del personale sanitario. Dopo l'urto il suo corpo è finito oltre un muretto presso un parcheggio, qui le sono state prestate le cure di emergenza, risultate purtroppo  vane.

Il ragazzo, che stava tornando verso casa nel vicino sobborgo di San Donà, è morto poco dopo il ricovero all'ospedale Santa Chiara. Dopo l'impatto è stato sbalzato dal mezzo, mentre la moto ha proseguito la corsa per quasi duecento metri.

Sabato mattina, 30 settembre, alle 11, si terranno i funerali di Federico Pezzè, al cimitero comunale di Trento.

Sul pauroso incidente la Procura dle capoluogo ha aperto un fascicolo, mentre la polizia locale sta procedendo con le indagini, dopo i rilievi effettuati ieri sera. Sequestrate anche le immagini delle telecamere stradali della zona, al fine di verificare una serie di punti determinanti sulla dinamica della tragedia. Da verificare, fra le altre cose, la velocità della motocicletta, se la sedicenne stesse attraversando sulle strisce pedonali, la condizione del semaforo al momento del tragico impatto.

Frattanto, oltre a un susseguirsi di messaggi di cordoglio, anche dal mondo istituzionale, a cominciare da quelli del sindaco di Trento, Franco Ianeselli, e del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, tornano gli appelli per la moltiplicazione delle iniziative dedicate alla prevenzione degli incidenti stradali. Sul tema, oggi, sono intervenuti fra gli altri i consiglieri comunali Federico Zappini e Michele Brugnara.

Quest'ultimo, da tempo impegnato sul fronte della mobilità sostenibile, oggi ha rilanciato la richiesta di una campagna informativa sulla sicurezza stradale e sul rispetto dei limiti di velocità. Limiti che nel caso della città, si auspica siano ridotti dappertutto ai trenta all'ora, alla stregua di quanto introdotto a Bologna, con l'introduzione intanto di nuove zone 30 nei dintorni delle scuole.

Altri approfondimenti sull'Adige di sabato 30 settembre.

[foto del luogo dell'incidente: Ansa / Federico Nardelli]

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