Bar / L’indagine

La classifica del Gambero Rosso: il caffè più buono in Trentino Alto Adige? Ecco dove berlo

«Per il mondo dei bar c'è la medesima nota dolente che affligge la ristorazione, - spiega Laura Mantovano, direttrice editoriale delle guide Gambero Rosso - ovvero la mancanza di personale adeguatamente formato. Un handicap che, insieme agli elevati costi di gestione, continua a far registrare un pesante turnover fra aperture e chiusure»

PREZZI A Trento e Bolzano ll caffè più caro d'Italia

TRENTO. Sono 26 i bistrot del Trentino Alto Adige entrati ufficialmente a far parte della guida Bar d'Italia 2024 stilata da Gambero Rosso, capace di fotografare come ogni anno tutti quei locali che costituiscono il fiore all'occhiello delle piazze italiane. Si tratta, nella fattispecie, di 11 caffè premiati in provincia di Bolzano e 15 in quella di Trento. Nel capoluogo trentino si segnalano addirittura 5 locali: la Casa del Caffè, bar/rivendita legato ad una tradizionale torrefazione cittadina e premiato con Tre Chicchi, La Bella Vita, arricchito da una selezione notevole di bollicine, la Casa del Cioccolato, scrigno di prelibatezze incastonato nel cuore della città, il piccolo ma curato caffè Momi e l'ormai consolidato Panificio Moderno.

A Rovereto si segnalano La Caffetteria Bontadi, legata ad una torrefazione famigliare nata addirittura nel 1790, Briciole Food & Drink, invero costola di Panificio Moderno, e l'informale e versatile Caffè De Min. Spostandoci in altre località della provincia, troviamo il bar Serraia di Baselga di Pinè, affacciato sul lago, il caffè Ramus nel centro storico di Cles e il raffinato John Caffè di Folgaria. Poi ancora, a Madonna di Campiglio, il dinamico e frizzante bar Maturi di Shane Spanò ma anche il più elegante e ricercato bar Suisse. A chiudere il cerchio trentino, La Stua di Mezzolombardo, da poco rinnovata, e Reinhard a Moena, pasticceria accogliente con un'offerta golosissima e generosa.

In Alto Adige si segnalano invece il Café Caramel, un bel dehors che guarda su una delle principali piazze di Appiano, ma anche, a Badia, I dolci di Ricky, con spazi rinnovati, più ariosi e luminosi, Gasser, che coniuga il bar alla rivendita apprezzatissima di pane e prodotti da forno, e l'accogliente Glam's. Spostandoci a Brunico, troviamo Pur Südtirol, insegna presente anche in altre località della provincia, e lo storico Stadtcafé. A Lana si segnala il moderno Kuntrawant e a Merano la pasticceria e confetteria Pöhl. Ma c'è poi spazio anche per Wachtler, un vero microcosmo nel centro di San Candido, e per il piacevole e tradizionale Caffè Rossi di Vipiteno.

Infine, a Caroma di Fié allo Sciliar, "regno" del mastro torrefattore Valentin Hofer, sono stati assegnati i Tre Chicchi di Gambero Rosso. «Tutti i nostri bar - afferma Cristina Scocchia, amministratrice delegata di illycaffè, brand che ha collaborato nella stesura della guida - sono luoghi capaci di rappresentare la massima espressione dello stile di vita italiano: l'attenzione al bello, al buono, al ben fatto e alla cura dei dettagli».

«Ma anche per il mondo dei bar c'è la medesima nota dolente che affligge la ristorazione, - è il commento di Laura Mantovano, direttrice editoriale delle guide Gambero Rosso - ovvero la mancanza di personale adeguatamente formato. Un handicap che, insieme agli elevati costi di gestione, continua a far registrare un pesante turnover fra aperture e chiusure, a cui è importante prestare attenzione per continuare a sostenere al meglio un segmento così strategico».

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