Il caso/Clandestini

Non c'è posto nei Cpr, tre immigrati già espulsi fermati dai carabinieri in Trentino: ma tornano in libertà

Svariati tentativi dell’Ufficio immigrazione, ma tutti i Centri per il rimpatrio sono pieni. Notificato un nuovo ordine di lasciare l’Italia (foto Crp archivio)

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TRENTO. In pochi giorni tre immigrati già espulsi dall'Italia sono stati fermati dai carabinieri in Trentino. Nonostante svariati tentativi dell'Ufficio immigrazione di Trento, però, non è stato possibile reperire alcun posto presso tutti i Cpr del territorio nazionale, motivo per cui gli è stato notificato un nuovo ordine di lasciare il paese e sono stati rimessi in libertà.

I primi due – informa una nota dell’Arma – sono stati fermati dai carabinieri del Radiomobile di Trento perché stavano litigando con delle bottiglie in mano. Privi di documenti, sono stati portati in caserma, dove è emerso che erano irregolari con numerosi precedenti ed erano già stati colpiti da un ordine di allontanamento dall'Italia disposto dalla Questura.

Sono stati pertanto denunciati, e dopo essere stati tenuti in custodia per la notte in Comando, con l'impegno di più pattuglie, sono stati accompagnati in Questura per una nuova procedura di espulsione. Ma non si è trovato il posto in nessun Cpr italiano e sono stati rimessi in libertà.

Una situazione simile si è verificata nel weekend, sempre a Trento, quando i carabinieri hanno arrestato un 30enne tunisino perché rientrato clandestinamente in Italia dopo essere stato già espulso e accompagnato alla frontiera. Al processo per direttissima l'uomo, già con altri precedenti, è stato condannato a un anno di reclusione e contestualmente il giudice ha dato il nulla osta alla sua immediata espulsione. Anche in quest'ultimo caso non sono stati trovati posti disponibili nei Cpr italiani e pertanto si è potuto solo rimettere in libertà l'uomo, intimandogli nuovamente di lasciare il Paese entro sette giorni. 

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