Migranti / Il dibattito

Fugatti: “Sui Centri per i rimpatri nulla è deciso, l’ipotesi di utilizzo dell’ex poligono di Roveré della Luna è esclusa"

Il presidente della Provincia di Trento interviene  dopo che il suo omologo altoatesino, Arno Kompatscher, ha annunciato che "non ci sarà un Centro per la regione ma uno per ciascuna provincia autonoma con una capienza tra i 30 e 50 posti ciascuno"

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TRENTO. "Si tratta di un tema che nasce dalle richieste del governo, che dice di realizzare un Cpr in ogni regione. Va detto che non si tratta quindi di un centro di accoglienza ma di un luogo dove vengono messi coloro che non sono in regola e sono in attesa di espulsione. A volte, quando le forze dell'ordine devono espellere un soggetto, capita che ci sia difficoltà nel trovare posti disponibili e questo complica le procedure di espulsione. Anche noi abbiamo dei soggetti che meriterebbero di essere espulsi velocemente rispetto ai percorsi che abbiamo oggi”. A parlare così è il presidente della Provincia Maurizio Fugatti dopo che il suo omologo altoatesino, Arno Kompatscher, ha annunciato che "non ci sarà un Centro per la regione ma uno per ciascuna provincia autonoma con una capienza tra i 30 e 50 posti ciascuno".

Che continua: “Quindi, secondo il governo, questo problema potrebbe essere risolto realizzando una struttura per regione. L'idea che ha anticipato il presidente Kompatscher, di cui siamo ovviamente a conoscenza, è fare due Cpr più piccoli, uno in Alto Adige e uno in Trentino. Ma sul dove, come e sui tempi tutto dipende da quello che dirà il governo”.

”Al momento non ci sono ipotesi sul luogo. Dovendo realizzare due strutture diverse direi che la soluzione del 2017, quella di utilizzare l'ex poligono di Roveré della Luna, è esclusa perché è sul confine tra le due province" ha dichiarato. 

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