Fauna / Il caso

Troppi cervi, 4.409 sono da abbattere: nel 2023 il possibile sorpasso rispetto ai numeri del capriolo

Una maggiore presenza della specie - secondo quando si legge nel Piano faunistico – provoca gravi danni alla rinnovazione forestale e all'agricoltura, con impatti negativi di carattere economico. Si registrano poi sempre più incidenti provocati dai cervi

LEDRO Un allevamento di cervi nella Valle Concei
FAUNA Al Parco di Spormaggiore arrivano tre cervi 
NORME Rinviati gli abbattimenti dei cervi nel Parco dello Stelvio

di Domenico Sartori

TRENTO. Il 2023 potrebbe essere l'anno del sorpasso nel numero degli abbattimenti: più cervi che caprioli. Per chi si occupa di gestione della fauna, non è solo una curiosità statistica: nei censimenti, dal 2018 al 2021 i cervi sono aumentati da 12.000 a 14.434, i caprioli sono calati da 36.121 a 30.053. Lo scorso anno furono uccisi 3.644 caprioli e 3.491 cervi. Ora il numero di cervi da abbattere è stato alzato a 4.409. 

«Una maggiore presenza della specie è causa di competizione interspecifica con capriolo e camoscio, a detrimento di queste due specie, di danni alla rinnovazione forestale e all'agricoltura, con impatti negativi di carattere economico, e in alcuni contesti di interferenza con la viabilità (il numero di incidenti è in aumento, ndr)»

Tutto sull'Adige in edicola

comments powered by Disqus