Ambiente / Dati

Siccità: il fiume Adige torna nella media dopo un paio di anni. Parla l'esperto

Roberto Dinale, direttore dell'ufficio idrologia e dighe della Protezione civile di Bolzano: “Le acque superficiali hanno tratto forte beneficio, e forse, dopo due anni, ad agosto potremmo avere di nuovo questo fiume nella media di lungo periodo per quanto riguarda la portata fluente"

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BOLZANO. "Gli ultimi mesi, soprattutto maggio e luglio, sono stati molto piovosi, ma le precipitazioni sono state soprattutto a carattere temporalesco, cioè a macchia di leopardo. Ciononostante, le acque superficiali hanno tratto forte beneficio, e forse, dopo due anni, ad agosto potremmo avere di nuovo l'Adige nella media di lungo periodo per quanto riguarda la portata fluente". Lo ha detto Roberto Dinale, direttore dell'ufficio idrologia e dighe della Protezione civile di Bolzano.

"Questo tipo di precipitazioni - ha specificato Dinale - ha sempre un beneficio limitato nel tempo, per cui le riserve idriche, che siano delle falde sotterranee o stoccate nei bacini idrici, sono ancora al di sotto delle medie di lungo periodo, con deficit dell'ordine del 15% sui grandi serbatoi".

"Quello che manca è la neve, che negli ultimi due inverni è deficitaria. Quindi l'infiltrazione lenta che rimpingua le falde idriche ha avuto un effetto limitato. La situazione è generalizzata su tutto l'arco alpino. È verosimile che nei prossimi anni verso sempre più spesso situazioni di questo tipo, con periodi siccitosi prolungati; avremo ancora inverni nevosi, ma è indubbio che dovremo sempre più spesso confrontarci con casi di scarsità idrica", ha quindi concluso l'esperto.

Siccità: il fiume Adige torna nella media dopo un paio di anni

Nonostante piogge degli ultimi mesi, il problema della siccità si fa ancora sentire, in particolare sui grandi bacini idrici dell'Alto Adige, dove il deficit idrico è dell'ordine del 15%. «Le piogge delle ultime settimane rappresentano un toccasana per le acque di superficie. Il problema è la mancanza di riserve nevose in quota causa la mancanza di precipitazioni durante l'inverno unita alle temperature troppo elevate nei mesi freddi», dice Roberto Dinale, direttore dell'Ufficio idrologia e dighe della Provincia Autonoma di Bolzano.

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