Ambiente / L'allarme

Foreste trentine, i danni da bostrico equivalgono già alla metà di quelli causati dalla tempesta Vaia

La Provincia aggiorna il piano di azione contro l'insetto parassita degli alberi: colpiti 10.454 ettari di bosco, in due aree controllate su tre quest'anno si è già superata la soglia epidemica e non si prevede che le infestazioni si estinguano nel breve periodo. Varati nuovi incentivi economici per la lotta alle infestazioni fitosanitarie

L'EMERGENZA Le foreste divorate dal parassita
LA TEMPESTA
Nell'ottobre 2018 le devastazioni di Vaia

TRENTO. Gli alberi colpiti dal bostrico in Trentino hanno raggiunto ad oggi circa la metà del volume danneggiato dalla tempesta Vaia.

Il dato è contenuto nel primo aggiornamento del Piano per l'organizzazione degli interventi di utilizzazione per la lotta fitosanitaria e di ricostituzione dei boschi danneggiati, presentato in conferenza stampa dalla Provincia.

Il piano contiene anche le disposizioni per fronteggiare l'epidemia, mentre prosegue la collaborazione transfrontaliera in tema di gestione.

Gli ultimi dati del monitoraggio delle popolazioni di bostrico (allo scorso 20 luglio) evidenziano livelli ancora elevati, con un numero di esemplari catturato dalle oltre 200 trappole distribuite sul territorio, pari mediamente a quasi 18mila unità, ma inferiori del 9% rispetto allo scorso anno.

Esiste un'ampia variabilità spaziale, con catture medie per Distretto da 11.400 (Tione) a 25.500 (Primiero).

Secondo il monitoraggio, in media in due aree controllate su tre quest'anno si è già superata la soglia "epidemica" e non si prevede che le infestazioni si estinguano nel breve periodo.

L'andamento meteorologico, tuttavia, ha accorciato la stagione utile per lo sviluppo del bostrico e dunque si prevede una crescita delle popolazioni più contenuta.

A fronte di circa 4 milioni di metri cubi di danni registrati in tutto il Trentino a causa della tempesta Vaia, i danni cumulati per il periodo 2019-22 attribuibili al bostrico ammontano a circa altri 2 milioni di metri cubi.

Le aree intaccate dal bostrico dal 2019 ad oggi ammontano a 10.454 ettari, di cui 5.488 ettari colpiti nel corso del 2022.

Un particolare approfondimento sulle ricadute di tipo idrogeologico, ha consentito di evidenziare come la perdita di efficacia della copertura a bosco rispetto alla situazione del 2018 (cumulando i danni dovuti alla tempesta Vaia con quelli legati al bostrico) incide per il 13% nel bacino dell'Avisio e del Cismon, per l'11% nel bacino del Fersina, del 10% nel bacino del Brenta e dell'8% nel bacino del Vanoi.

Secondo quanto riportato nel Piano, i bacini che hanno subito danni per oltre il 10% della copertura assumono priorità per le azioni di ripristino.

Attraverso un emendamento alla manovra di assestamento di bilancio, l'amministrazione provinciale ha stabilito ulteriori misure di semplificazione per gli interventi di recupero del bostrico e misure di prevenzione. Proseguono poi le attività di rimboschimento, che ad oggi hanno raggiunto il milione di piantine su una superficie di circa 400 ettari.

La giunta provinciale di Trento ha approvato anche i criteri e le modalità per la concessione di incentivi per la realizzazione di interventi a tutela del territorio e la prevenzione di infestazioni fitosanitarie dovute al bostrico, secondo le indicazioni contenute nelle linee guida elaborate dal tavolo tecnico-scientifico nazionale.

Il provvedimento - si legge in una nota - attiva un bando con fondi statali messi a disposizione per ridurre gli effetti degli attacchi del bostrico nelle regioni alpine, tra cui quelle già colpite dagli effetti della tempesta Vaia, e per preservare i boschi da attacchi letali, per il cui contrasto si rendono necessarie urgenti azioni selvicolturali.

La dotazione finanziaria complessiva è pari a 650 mila euro.

"Dopo i bandi del 2022 e di quest'anno - spiega l'assessora Giulia Zanotelli - per i ripristini delle aree colpite da Vaia con fondi del decreto clima, che avevano come possibili beneficiari solo aziende agricole e imprese forestali, questo bando si rivolge a soggetti pubblici e privati proprietari dei terreni che si trovano entro le aree critiche della nostra provincia, individuate dal servizio Foreste".

Il sostegno verrà concesso nella forma del premio forfettario ad ettaro, con un massimo concedibile per intervento di 50mila euro, sulla base di un progetto integrato che pianifichi lavori di mitigazione dei danni.

Il termine per le domande è fissato al 31 ottobre 2023.

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