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Maltempo in Trentino, si contano i danni: caduti 25mila metri cubi di legname in val di Fassa

Evidenti i segni lasciati sul territorio. A pagare il conto più salato è stato il patrimonio boschivo e forestale. Altri 2mila metri cubi di piante sono caduti in Bassa Valsugana e circa mille in Val di Sole, passando per i 2mila nel basso Chiese dei giorni scorsi

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TRENTO. L’area più colpita dall’ondata di maltempo che ha interessato il Trentino nel pomeriggio di ieri, martedì 18 luglio, è stata la Val di Fassa, dove sono caduti circa 25 mila metri cubi di legname.

Qui gli operai del Servizio Foreste del distretto di Cavalese sono stati impegnati tra ieri e oggi, e lo saranno anche nei prossimi giorni, nelle operazioni di pulizia e sgombero della ciclabile nel territorio di Vigo di Fassa e nel ripristino della viabilità lungo la SS 346 del passo San Pellegrino e la relativa messa in sicurezza del bordo strada. Si segnalano danni localizzati sulla viabilità forestale dovuta a ruscellamenti ed erosione.

Schianti sparsi e di misura inferiore nella vicina Val di Fiemme, dove il volume degli alberi caduti è stato dell’ordine di qualche migliaio. Altri 2mila metri cubi di piante sono caduti in Bassa Valsugana e circa mille in Val di Sole, mentre danni più contenuti si sono registrati in Val di Cembra, Val dei Mocheni e sull’altopiano di Pinè. A questi si aggiungono circa 2mila metri cubi alberi caduti nel basso Chiese nei giorni scorsi.

Danni contenuti invece sulle foreste demaniali. I numeri non sono definitivi, anche alla luce della perturbazione ancora in corso. Nei prossimi giorni, inoltre, il personale forestale sarà impegnato in operazioni di verifica più puntali nelle valli marginali che potrebbero far lievitare il dato complessivo

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