Manifestazione / La festa

Dolomiti pride, in migliaia al corteo del popolo arcobaleno: “Basta ad ogni forma di discriminazione”

Shamar Droghetti, presidente di Arcigay del Trentino: “Portiamo in piazza sicuramente il nostro orgoglio e un pizzico di rabbia davanti a un governo centrale ed a un governo di Provincia che vorrebbero limitare e comprimere i nostri spazi di agibilità politica"

FOTO Le più belle immagine dell'evento

TRENTO. “Oggi in piazza portiamo sicuramente il nostro orgoglio e un pizzico di rabbia davanti a un governo centrale e a un governo di Provincia che vorrebbero limitare e comprimere i nostri spazi di agibilità politica". Così Shamar Droghetti, presidente di Arcigay del Trentino, prima della parata del Dolomiti pride, che è partita alle 16 da Piazza Dante, a Trento.  Una parata alla quale hanno preso parte migliaia di persone. Uno spettacolo unico.

Il primo pride di Trento si era svolto cinque anni fa, nel 2018. Il secondo torna dopo una serie di eventi che si sono svolti nelle scorse settimane in Trentino e in Alto Adige. Secondo Mario Caproni di Agedo, l'associazione dei genitori, parenti e amici di persone lesbiche, gay, bisessuali e trans, a cinque anni di distanza dal primo pride che si è tenuto a Trento, "il cambiamento è in meglio, perché al Pride c'è una presenza sempre maggiore di giovani e di giovanissimi", dice , "un riferimento di genitori che possono dare un aiuto alla pari, da genitori a genitori, per un'accoglienza incondizionata e non giudicante dei propri figli e figlie".

Il pride "è l'evento pubblico in Italia che registra in assoluto la maggior presenza di giovani e di giovanissimi. Questo secondo noi - aggiunge Caproni - dovrebbe interrogarci, perché è la festa della visibilità. Si respira proprio il senso autentico della festa e della gioia. E questo rende un po' di giustizia rispetto ai tanti luoghi comuni un po' beceri che leggono il pride come una chiassata inutile, come una carne malata, come un'ostentazione. È come un grido per dire “Noi esistiamo, noi siamo persone libere, noi siamo contenti di come siamo”. Risvegliamo il senso della festa, della gioia e della libertà".

"Fate l'amore non la circonvallazione": al Dolomiti pride di Trento ci sono anche i gruppi contro il bypass ferroviario di Trento. "Appoggiamo la lotta per la piena ed effettiva libertà di affermazione di ogni differenza, identità e liberazione di corpi, generi e sessualità", scrivono in un volantino distribuito in queste ore. 

"Dai cortei, alle assemblee, alle contestazioni e blocchi dei lavori preparatori, tutto contribuisce all'obiettivo di rendere evidente che è sconveniente e impossibile realizzare l'opera entro il termine del luglio 2026", scrivono i gruppi No Tav.

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