Maltempo / L’intervento

Emilia Romagna in ginocchio, scendono in campo anche le Acli trentine: “L’emergenza non è finita”

Le Acli della Regione colpita dalle alluvioni avvisano che manterranno aperti gli uffici dove possibile, “per garantire alle persone che ne hanno necessità il disbrigo delle pratiche più urgenti”. I “fratelli” trentini promuovono una raccolta fondi diretta a sostenere le famiglie

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TRENTO. “Nessuno era preparato a un simile disastro. Le province di Forlì Cesena, Ravenna e Bologna sono in ginocchio e le Acli stanno cercando il modo di rendersi utili per chi si trova ad affrontare questo momento”. Così Luca Conti, presidente delle Acli Emilia-Romagna che esprime “solidarietà e vicinanza a quanti hanno perso tutto, sacrifici e ricordi di una vita”, ringraziando allo stesso tempo “forze dell’ordine, volontari e istituzioni che si stanno prodigando per la nostra sicurezza”.

Dal canto loro le Acli “mantengono aperti gli uffici dove possibile, per garantire alle persone che ne hanno necessità il disbrigo delle pratiche più urgenti. L’emergenza purtroppo non è finita”, prosegue Conti. “Faenza Cesena e Forlì in particolare sono letteralmente sott’acqua: abbiamo assistito a salvataggi rocamboleschi e, certamente, per prima cosa bisogna salvaguardare le vite umane”.

A Ravenna località Santo Stefano e San Pietro in Vincoli le Acli hanno anche allestito un campo di fortuna per gli sfollati, raccogliendo coperte e viveri. “Apriremo al più presto un servizio telefonico di supporto alle famiglie che hanno riportato danni. Come sempre succede in questo casi, la trafila per richiedere eventuali risarcimenti sarà lunga e complessa: le Acli mettono a disposizione le proprie competenze e i propri professionisti per aiutare le famiglie emiliano-romagnole”.

Rispondendo all’appello e alla richiesta delle Acli Emilia-Romagna, i “fratelli” trentini promuovono una raccolta fondi diretta a sostenere le famiglie colpite dall’alluvione e alle città devastate dal maltempo.

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