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Caos Itea, Zanotelli: “Pronti a fare di più per aiutare le famiglie ed evitare gli sfratti”

L’incontro di oggi (15 maggio) della Giunta si è tenuto su sollecitazione del presidente della Consulta Paolo Tonelli. Al centro del dibattito i temi casa, politiche abitative ed emergenza sfratti. Presenti anche i tecnici e i componenti della Consulta provinciale delle politiche sociali 

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TRENTO. “Seguiamo con attenzione le situazioni delle singole famiglie che devono lasciare il proprio alloggio emergenziale al termine del percorso di accompagnamento dei servizi sociali”. E’ questo quanto dichiarato dall’assessora Stefania Segnana all’incontro di oggi (15 maggio) in piazza Dante. Al centro del dibattito i temi casa, politiche abitative ed emergenza sfratti. Presenti anche l’assessora Giulia Zanotelli (politiche abitative), i tecnici e i componenti della Consulta provinciale delle politiche sociali.

“Si tratta di un lavoro in sinergia con i servizi sociali delle Comunità – ha aggiunto Segnana – ricercando di volta in volta i percorsi possibili per trovare una sistemazione idonea. Dall’altro va garantita la disponibilità nei singoli Comuni degli alloggi riservati alle situazioni di emergenza”.

Se la casa non è un diritto: quale futuro dopo gli sfratti?

Dal 2014 Rebeh Harkati vive col marito e i tre figli minori in una casa Itea alle torri di Madonna Bianca, ma il 3 maggio arriverà lo sfratto perché si tratta di un alloggio d’emergenza e il contratto è scaduto. Delle circa 400mila case private del Trentino quasi la metà, il 47%, sono destinate al turismo e quindi vuote, mediamente, per 7 mesi all’anno (Videoreportage Marco Todarello)

Un confronto partito dalla situazione di alcune famiglie con minori segnalata dal presidente della Consulta Paolo Tonelli, nella lettera in cui ha chiesto la convocazione dell’incontro. Si è parlato infatti dell’insieme di politiche che l’amministrazione provinciale ha messo e metterà in campo - anche attraverso il confronto con Itea, Comuni e Comunità di valle - per dare una risposta strutturale su un tema diventato di stretta attualità alla luce dei profondi cambiamenti accelerati dalla fase pandemica.

La Provincia è dunque in campo per promuovere soluzioni nell’immediato e altre più strutturali. “Proseguiamo il percorso lavorando assieme - ha proseguito Segnana rivolto ai componenti della Consulta -. Il tema abitativo va affrontato in modo integrato alle politiche sociali, perché i bisogni sono strettamente legati”.

Zanotelli ha sottolineato la necessità di procedere verso una riforma complessiva e strutturale delle politiche abitative in Trentino: “C’è l’esigenza di affrontare il tema considerando il quadro reale e tutti i cambiamenti accelerati dalla fase Covid. Un percorso che dovrà portare all’aggiornamento e alla semplificazione dei percorsi di sostegno dando spazio a idee innovative e a sperimentazioni, com’è nella vocazione del nostro territorio, e garantendo l’accessibilità dell’alloggio per tutte le categorie sociali, dalle famiglie ai padri separati”.

Riguardo agli interventi nel breve periodo, Zanotelli ha ricordato della lettera inviata nei giorni scorsi al cda di Itea per invitare la società a rateizzare l’eventuale debito degli inquilini non su 12 ma su 48 mesi, con l’obiettivo di aiutare le famiglie e a far fronte a quanto dovuto ed evitare le procedure di sfratto per morosità.

Altro obiettivo è quello di accelerare i tempi di reimmissione nel circuito locativo dei cosiddetti alloggi di risulta nei casi in cui sia sufficiente intervenire con minimali interventi di ristrutturazione. A tal fine è allo studio l’elaborazione di una norma ad hoc per consentire a coloro che sono inseriti nelle graduatorie di edilizia residenziale pubblica e si rendano disponibili, di provvedere all’autorecupero dell’alloggio sociale ottenendone la relativa assegnazione.

L’assessora ha poi ricordato che per gli investimenti nella manutenzione straordinaria e nel recupero degli immobili residenziali pubblici in questa legislatura sono stati stanziati 54,5 milioni, rispetto ai 26,3 della precedente legislatura. Si è voluto in tal modo potenziare gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione del patrimonio abitativo con lo scopo di incrementare il numero di alloggi sociali proponibili all’utenza e migliorare la vivibilità degli stessi. In quest’ottica si è avviata negli scorsi mesi un’indagine conoscitiva presso i Comuni trentini al fine di verificare la situazione del patrimonio pubblico residenziale presente sul territorio provinciale e non utilizzato.

Zanotelli e Ruscitti hanno poi annunciato la prossima pubblicazione di un bando per sostenere le famiglie che intenderanno prendere in affitto alloggi nelle zone più periferiche.

All’incontro hanno partecipato per la Consulta Paolo Tonelli (presidente), Liliana Giuliani, Elisa Damaggio, Angelo Prandini. Per la Provincia Giancarlo Ruscitti (dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali), assieme a Federica Sartori, Elisabetta Cenci, Antonella Rovri e Sara Colaone. Da parte della Consulta è stata espressa condivisione sulle soluzioni prospettate, nell’ambito di un percorso che potrà proseguire in modo condiviso. “L’abitazione – è stato ribadito – è uno dei punti centrali del benessere, tocca tutti e in special modo le categorie fragili”.

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