Fauna / Il tema

L'orso condannato a morte, Legambiente all'attacco: "La Provincia non può decidere, abbattimento illegittimo"

Il vertice nazionale della nota associazione ecologista critica la decisione della giunta Fugatti su Mj5 e invita a mettere in atto invece altre iniziative per favorire la convivenza con i plantigradi. Intanto l'Enpa del Trentino fa sapere che sulla questione saranno interpellate anche le istituzioni europee

STOP Biancofiore chiama Fugatti: il Trentino non passi come terra crudele
IL CASO Identificato l'orso, Fugatti: sarà catturato e ucciso

CRITICI Il Wwf a Fugatti: «Reazione sproporzionata»
ALTERNATIVA L'Oipa: la Provincia pensi a prevenire

TRENTO. "La decisione della Provincia autonoma di Trento di procedere all'abbattimento dell'orso è illegittima. La condanna a morte di un orso rappresenta sempre una sconfitta per l'uomo e per il lavoro di gestione e tutela che viene messo in campo".

Lo afferma Legambiente in una nota in cui sottolinea che "per difendere la biodiversità e affrontare le problematiche di specie emblematiche serve il supporto della scienza, una grande capacità nella gestione della complessità territoriale e istituzionale e un nuovo patto tra comunità locali e aree protette".

Dopo l'episodio in val di Rabbi della settimana scorsa, non si placano dunque le polemiche sull'annuncio dato ieri dal presidente trentino, Maurizio Fugatti, a proposito della intenzione di catturare e quindi abbattere l'orso identificato come l'autore dell'attacco nel bosci in cui un uomo era rimasto ferito in modo non grave.

L'animale individuato con le analisi genetiche come il protagonista del fatto è Mj5, un esemplare che ha già 18 anni e che finora non aveva mai fatto parlare di sé: schivo e diffidente come normalmente è un orso, non aveva mai creato problemi.

"Ancora una volta - commenta Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente - la Provincia autonoma di Trento prende una decisione autonoma e illegittima che non le compete. Non spetta, infatti, alla Provincia decidere che tipo di intervento mettere in campo tanto meno quello di condannare a morte un orso, come sta accadendo per l'esemplare Mj5 che ha aggredito nei giorni scorsi un uomo in Val di Rabbi.

L'errore che commette il presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti è quello di interpretare in maniera estensiva la possibilità prevista dal Pacobace, il Piano d'azione interregionale per la tutela dell'orso bruno sulle alpi centro-orientali, di intervenire con azioni di controllo volte a risolvere i problemi e/o limitare i rischi connessi alla presenza di un orso problematico. Ma tale decisione non spetta alla Provincia autonoma di Trento, bensì all'Ispra che deve esprimere un parere nel merito, poi la decisione finale la prenderà il ministero dell'Ambiente".

Nicoletti prosegue: "Siamo convinti che la condanna a morte di un orso rappresenti una sconfitta sia per l'uomo, sia per il lavoro di gestione e di tutela che viene messo in campo anche attraverso i progetti 'Life'. Le problematiche di gestione di specie emblematiche, come il lupo o l'orso, ci dimostrano che per difendere la biodiversità quello che serve è il supporto della scienza e una grande capacità nella gestione della complessità territoriale e istituzionale, ma anche un nuovo patto di collaborazione tra parchi e comunità locali, da cui è indispensabile ripartire con obiettivi chiari e condivisi".

Sulla vicenda, interviene con una nota anche la sezione Enpa del Trentino: "È necessario che l'Europa sappia quanto sta accadendo ai danni della popolazione degli orsi del Trentino, in contrasto con la Convenzione Di Berna e la direttiva Habitat. Oltre alla lettera ad Ispra, con cui chiariamo l'assurdità della decisione di abbattimento, stiamo raccogliendo tutti i dati e gli elementi utili a circoscrivere l'accaduto, e li riferiremo in sede europea, per i necessari accertamenti, per contrastare ogni pericoloso tentativo di attacco alla Convenzione di Berna e alla Direttiva Habitat, garanti della tutela della biodiversità e dell'ambiente", scrive la presidente Ivana Sandri.

comments powered by Disqus