Carburanti / L’interrogazione

Caro benzina, Casa Autonomia.eu mette pressione alla Provincia: “Incasserà di più, aiuti le fasce sociali deboli”

Dallapiccola e Demagri: “La mano provinciale ha recentemente distribuito a pioggia 180 Euro a tutti (o quasi). Non saranno nemmeno sufficienti a pareggiare quelli che invece la mano nazionale prenderà dalle nostre tasche. Una specie di partita di giro”

TRENTO. I consiglieri provinciali di Casa Autonomia.eu chiedono, attraverso un’interrogazione, alla Provincia di aiutare i trentini, in particolare le fasce deboli della popolazione, a far fronte ai rincari della benzina

”Gli effetti della mancata riduzione delle accise sul carburante – scrivono Michele Dallapiccola e Paola Demagri – rischiano di costare molto caro anche alle tasche dei trentini. Con una previsione di un paio di pieni al mese come media di consumo familiare il Codacons ipotizza un valore di esborso complessivo di circa 220 Euro. La misura è a pioggia e colpirà tutti. Da chi gira in Ferrari a chi con un mezzo di fortuna. Beffarda la norma trova ampio sarcasmo sul web, che non dimentica e non perdona. E nella realtà i populisti non hanno mai scampo.

Nel primo caso spopola una clip video di quando la Meloni era all'opposizione e protestava contro le accise, nel secondo caso la beffa vien dal governo di destra che in Trentino colpisce con una marcia in più. La mano provinciale ha recentemente distribuito a pioggia 180 Euro a tutti (o quasi). Non saranno nemmeno sufficienti a pareggiare quelli che invece la mano nazionale prenderà dalle nostre tasche. Una specie di partita di giro. Per questo intendiamo inviare un suggerimento al governo provinciale”.

Addio sconti sulle accise: per gli automobilisti stangata su benzina e diesel

L'anno nuovo inizia con una stangata sui carburanti e il fatto che fosse attesa non attenua le preoccupazioni e la rabbia di benzinai e consumatori. Il 31 dicembre, infatti, è scaduto lo sconto fiscale introdotto dal governo Draghi per sterilizzare i rincari. Una misura che non è stata confermata dal nuovo governo e di conseguenza sul costo di benzina e gasolio sono tornate a pesare le accise con un aumento di 18 centesimi al litro. Per i consumatori un pieno costerà fino a 20 euro in più.

E spiegano “L’aumento delle accise rimpinguerà le casse nazionali. Anche di questa maggiore entrata nazionale, al netto delle varie modifiche intervenute sugli accordi Governo-Provincia, per i suoi nove decimi (circa) dovrebbe rientrare nelle casse dell’Autonomia trentina. Noi chiediamo che la Provincia impegni da subito un corrispondente valore di azioni sociali. Sarebbe una bella dimostrazione di buon uso dell'autonomia”.

“In base ai diritti statutariamente stabiliti – si chiedono i firmatari dell’interrogazione - a quanto è ammontata la quota spettante al Trentino derivante dalle accise sul carburante per gli anni 2018, 2019, 2020, 2021 e se disponibile nel 2022?”.

Demagri e Dallapiccola chiudono domandano al presidente della giunta provinciale se non “considera le maggiori entrate provinciali in termini di partita di giro sulle accise e se non ritenga opportuno mettere a disposizione l'aumentato gettito collegato al caro carburante per iniziative a favore di fasce sociali deboli”.

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