Trento / Il fatto

Spari in San Pio X: ventenne con una pistola giocattolo minaccia una ragazza

Sullo sfondo dell'allarmante episodio ci sarebbero vecchie ruggini. Raggiunto dalla figlia terrorizzata, il padre della giovane ha affrontato l'aggressore per chiedere spiegazioni ma è stato minacciato a sua volta. Sul posto sono accorse le forze dell'ordine e il ventenne è stato segnalato all'autorità giudiziaria

TRENTO. Si sono sentiti due colpi nel silenzio della sera. Due spari. Pochi minuti dopo in San Pio X sono arrivati carabinieri e agenti delle volanti con i giubbotti antiproiettile, a cui si sono aggiunti i militari della guardia di finanza. Massima attenzione per un allarme che è scattato pochi giorni dopo la strage alla riunione condominiale a Roma compiuta da un uomo con una Glock. È successo mercoledì scorso, dopo la partita Francia-Marocco.

Come hanno ricostruito i carabinieri della compagnia di Trento con la collaborazione della polizia, a sparare è stata non un'arma ma una scacciacani che un ventenne ha puntato contro una ragazza. I due si conoscono da tempo perché abitano vicino, ma non si sono mai frequentati. Solo un "ciao" e nulla più.

Tuttavia dall'estate scorsa il ventenne, già conosciuto dalle forze dell'ordine per qualche problema con la giustizia in passato, avrebbe accusato la ragazza e il fratello di lei, che è minorenne, di aver infastidito la fidanzata. Una questione che è rimasta irrisolta: accuse incrociate, incomprensioni, nessun tentativo di conciliazione. Il ventenne, mesi fa, aveva strappato una catenina d'oro dal collo del minore e in più occasioni insultato e minacciato la sorella di lui.

Gli sgarbi tra ragazzi sono sempre accaduti, ma in questo caso il confine della legalità è stato superato. L'altra sera il ventenne ha incrociato in via Vivaldi la ragazza che stava rincasando, l'ha insultata e le ha puntato contro la pistola giocattolo che teneva alla cinta dei pantaloni. I due erano ad una distanza di una decina di metri: lei, che non ha riconosciuto l'arma giocattolo, si è messa a correre e ad urlare, subito dopo si sono sentiti due colpi di arma da fuoco.

Alla centrale unica di emergenza "112" sono arrivate numerose segnalazioni in merito a quei due spari. Tutte le pattuglie delle forze dell'ordine che si trovavano in servizio in città sono state fatte convergere in San Pio X. Sentita la vittima, i carabinieri sono andati nell'abitazione del ventenne dove hanno trovato e sequestrato la scacciacani e un coltellino a serramanico. Quest'ultima arma - come è emerso in sede di denuncia da parte delle persone presenti - sarebbe stata utilizzata per minacciare il padre della ragazza.

La vittima, infatti, nel sentire gli spari era corsa a casa e, colta da un attacco di panico, solo dopo qualche minuto era riuscita a spiegare ai genitori ed al fratello cosa le era accaduto. Conoscendo il soggetto in questione, il padre aveva deciso di andarlo a cercare a casa per chiedere spiegazioni. Lo aveva incontrato lungo la strada: qui si sarebbe verificato il secondo episodio violento della serata, con il ventenne che ha minacciato l'adulto mostrandogli il coltello e poi ha tentato di ferirlo.

L'aggressione non sarebbe avvenuta grazie all'intervento del minorenne, che era con il padre e che ha colpito al viso il ventenne facendolo desistere. I carabinieri hanno sequestrato un bossolo, trovato in via Vivaldi ed appartenente alla scacciacani. Il ventenne è stato segnalato all'autorità giudiziaria per minaccia grave (per aver utilizzato una pistola giocattolo) e per porto abusivo di strumenti atti ad offendere. Sull'accaduto, precisano gli investigatori, sono in corso ulteriori accertamenti. Ma. Vi.

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