Trento / Allarme

Emergenza senza tetto e migranti costretti al gelo in città, aumentano i posti nei dormitori

La Provincia e il Comune annunciano un incremento dell'accoglienza messa a disposizione dalla rete sociale, mentre da giorni le temperature sono molto rigide e centinaia di persone non hanno un tetto. Le nuove aperture cominciano oggi, con l'ex scuola Bellesini per 24 posti, e proseguiranno poi con la residenza Fersina per 60 persone

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TRENTO
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TRENTO. "La Provincia, in collaborazione con la rete dei soggetti attivi nell'ambito dell'accoglienza e della solidarietà a cui va un particolare ringraziamento, è impegnata a garantire ulteriori posti letto per l'accoglienza notturna, in questi giorni caratterizzati da temperature particolarmente rigide. Facciamo tutto il possibile per dare una risposta e un concreto aiuto alle persone costrette a dormire all'addiaccio, il Trentino è solidale e non dimentica chi ha bisogno".

A precisarlo in una nota è l'assessora Stefania Segnana che elenca i servizi messi in campo in queste ore.

Per quanto riguarda le persone senza dimora, oggi, 14 dicembre, apre Casa San Giovanni, struttura gestita dall'Associazione Amici dei Senza Tetto; si tratta di una cinquantina di posti che apriranno in forma graduale per arrivare alla piena occupazione entro venerdì 16 dicembre.

Inoltre sono 60 le persone richiedenti asilo che il Commissariato del Governo ha autorizzato all'inserimento nel sistema di accoglienza straordinaria gestito dalla Provincia autonoma; queste 60 persone saranno tutte accolte entro il 19 dicembre presso la Residenza Fersina di Trento, 40 di loro tra domani e il 15 dicembre.

I richiedenti asilo rientrano nel programma di ampliamento dei posti richiesto dal Commissariato del Governo e accordato dalla Provincia, che prevede un incremento di 100 posti entro gennaio 2023, passando dagli attuali 600 a 700 posti, i quali si aggiungono agli altri 600 posti utilizzati per gli sfollati dall'Ucraina, per un totale complessivo di 1.300 posti gestiti dalla Provincia autonoma in accordo con il Commissariato del Governo.

Oggi, intanto, l'ex scuola Bellesini, in via Stoppani nel quartiere di Cristo Re a Trento, aprirà per accogliere le persone che attualmente dormono all'addiaccio, comunica una nota del Comune di Trento.

Si tratta di richiedenti asilo, per lo più pakistani, che hanno appena iniziato l'iter per il riconoscimento dello status di rifugiato e che sono privi dei requisiti necessari per essere ammessi nelle altre strutture di accoglienza presenti in città. A gestire l'ex scuola Bellesini, che metterà a disposizione 24 posti letto, è il Centro Astalli.

L'ammissione dei richiedenti asilo sarà concordata con il Commissariato di governo e con il Cinformi. Sarà data priorità alle persone che hanno particolari problemi di salute.

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