Trento / Sicurezza

Ai mercatini di Natale è arrivata la polizia a cavallo. Fra le casette anche i cani antisabotaggio

Pattuglie particolari utilizzate nelle piazze e nei parchi in servizi di controllo in particolare nei week-end. Attive tutti i giorni le unità cinofile antidroga

TRENTO. Sono arrivati anche i poliziotti a cavallo a vigilare sulla sicurezza di Trento nei fine settimana, da quello dell'Immacolata a quello dell'8 gennaio.

Pattuglie particolari utilizzate nelle piazze e nei parchi in servizi di controllo, ordine pubblico e, naturalmente, rappresentanza.

Ma non è l'unica novità della polizia per la stagione dei mercatini di Natale. Il questore Maurizio Improta spiega che nei fine settimana sono attive anche delle unità antiterrorismo con i cani anti sabotaggio. E durante tutti i giorni ci saranno servizi dedicati antidroga - su Trento e Rovereto - con le unità cinofile.

Ai mercatini di Natale è arrivata la polizia a cavallo

Novità ai mercatini di Natale: è arrivata la polizia a cavallo e sono attivi anche i cani anti sabotaggio

La polizia di stato è presente ai mercatini di Natale anche con una casetta all'ingresso di piazza Fiera. Qui si possono chiedere informazioni, si possono raccogliere informazioni su diverse campagne e si può anche partecipare alla campagna solidale che viene portata avanti dalla polizia con la vendita di prodotti marchiati "polizia" il cui provento sarà destinato interamente ad enti benefici ed assistenziali. Nei primi dieci giorni sono già stati raccolti tremila euro.

Oltre alla Tombola della Polizia, alle specialità alimentari prodotte nelle aziende confiscate alla camorra, alle miniature Thun, libri su i cani eroi della polizia, sono in vendita anche i calendari della Polizia 2023.

Tornando alla novità dei servizi di controllo "ippici", la polizia a cavallo può vantare una lunga tradizione storica; è infatti il più antico reparto organico ad inquadramento diretto della Polizia. La sua storia si snoda attraverso le più importanti vicende del nostro Paese e l'origine stessa rimanda addirittura all'impresa di Giuseppe Garibaldi. Le trasformazioni sociali comportarono una drastica riduzione del Corpo, tanto che nell'ultimo dopoguerra rimase attivo un solo squadrone di guardie a cavallo a Roma e un distaccamento a Napoli.

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