Bruno Fronza / Il ricordo

Addio a Bruno Fronza, anima delle Acli Trentine

Fondatore nel 1950 dell’associazione “Trentini nel mondo” e di “Italia-Georgia” alla fine degli anni Novanta. È stato per diverse legislature consigliere ed assessore regionale

di Domenico Sartori

TRENTO. Se n'è andato a 98 anni compiuti, Bruno Fronza. Se n'è andato confortato dall'affetto delle figlie: Lucia (già parlamentare) e Maria Teresa, biologa e ricercatrice, al vertice internazionale del Movimento dei Focolari, che è riuscita a rientrare in tempo da New York per abbracciarlo.

Bruno Fronza è spirato all'ospedale Santa Chiara dove era stato ricoverato. Da un anno e mezzo era stato accolto presso la residenza Beato de Tschiderer. Era vedovo da alcuni anni, dopo che la moglie Lidia lo aveva lasciato, vittima di un incidente domestico.

Bruno Fronza, commercialista, è una figura che nella sua terra, il Trentino, ha lasciato il segno. Uomo di fede, che dell'impegno per l'altro ha fatto la cifra della sua vita, nell'attività sociale come in quella politica. Bruno Fronza, classe 1924, era nato a Cognola, papà portalettere, mamma casalinga. Figlio unico, vittima di una tragedia: rimane orfano di mamma a poco più di un anno. Conosce povertà e difficoltà. Frequenta le elementari a Cognola, poi le medie commerciali a Trento.

Nel 1942 diventa delegato di zona dell'Azione cattolica. Durante la guerra frequenta un corso di studi di dottrina sociale cristiana. Nel 1945, è tra i fondatori della sezione Dc di Cognola: al partito rimarrà iscritto fino al 1994. Nel 1945 si iscrive alle Acli Trentine, ne diventa responsabile del patronato. Negli anni della rinascita, è di fatto tra i fondatori del movimento aclista. Nel 1949 ne diventa il presidente provinciale. E fino al 1961 conserverà la carica di presidente provinciale e regionale, con incarico anche nel consiglio nazionale delle Acli. Anni di impegno estremo, con riunioni continue in giro per le valli.

Da privatista, nel 1945 diventa ragioniere. In seguito, lavorando e studiando, si laurea in economia e commercio a Bologna, e, nel 1958, si iscrive all'albo dei dottori commercialisti. In Consiglio regionale viene eletto la prima volta nel 1952. Diventa assessore provinciale ai lavori pubblici e presidente della Commissione regionale finanze e bilancio. In seguito, viene rieletto nelle legislature fino al 1974, ricoprendo a più riprese l'incarico di assessore regionale alle finanze, all'assistenza, alla protezione civile e previdenza.

Nel dopoguerra, nel 1950, è stato tra i fondatori dell'Associazione Trentini nel mondo, creata con le Acli, l'Azione cattolica e la Dc. E della "Trentini nel mondo" è stato presidente fino al 1994. Instancabile, nel radicarla nei diversi continenti. Marco Zeni, il giornalista che lo ha accompagnato in più di un'avventura, ricorda l'impresa straordinaria: «Dal 1952 al 1974, Fronza, con il direttore Rodolfo Abram, fece 20 viaggi per visitare gli emigrati in Sudamerica, 30 viaggi nell'America del Nord, 4 in Australia e Nuova Zelanda ed un centinaio tra le comunità in Europa».

Bruno Fronza, dopo averla fondata, è stato anche, dal 1998 al 2015, presidente dell'Associazione Italia-Georgia. «Aveva un doppio motto» racconta Zeni «scienza e virtù per amare e far amare Gesù, e pazienza, umiltà e impegno».

comments powered by Disqus