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Fugatti ottimista: «Dall'autonomia differenziata meno ostilità verso di noi»

Il presidente della Provincia sull'ipotesi ora al vaglio delle forze di maggioranza a Roma: «Vediamo con favore che si diano risposte alle richieste di maggiori competenze e forme di autogoverno delle Regioni ordinarie. La ritengo anche una forma di legittimazione nei confronti di un Parlamento, che dovesse essere ostile verso le autonomie speciali»

di Luisa Maria Patruno

TRENTO. «L’ostilità nei confronti delle autonomie speciali a livello nazionale potrebbe diminuire grazie all’aumento delle competenze per le« Regioni ordinarie». Se lo augura il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, mentre proprio oggi a Roma la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome si riunirà in seduta straordinaria con il ministro agli Affari regionali, Roberto Calderoli, per esaminare la bozza del disegno di legge sull’autonomia differenziata rivendicata in particolare da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna.

Presidente Fugatti, l’autonomia differenziata per le Regioni ordinarie che conseguenze avrà per le “speciali” come la Provincia di Trento secondo lei?

L’autonomia differenziata ci riguarda relativamente, ma vediamo con favore il fatto che si diano risposte alle richieste di maggiori competenze e forme di autogoverno delle Regioni ordinarie. Sono convinto infatti che se si aumentano le competenze delle ordinarie, molto difficilmente domani qualcuno potrà chiederci di diminuire le nostre. Quindi la ritengo una forma di legittimazione anche nei confronti di un Parlamento, che dovesse essere ostile nei confronti delle autonomie speciali.

Come autonomie speciali in Conferenza delle Regioni cosa chiedete?

Domani (oggi per chi legge, Ndr.) con il presidente Kompatscher, come referente delle autonomie speciali, chiederemo una maggiore legittimazione delle nostre competenze di fronte a quanto accaduto dopo la riforma del Titolo V della Costituzione nel 2001.

Perché sono state così “erose” in questi vent’anni le nostre competenze, che di fatto da competenze primarie sono state trattate come concorrenti?

La riforma non avrebbe dovuto riguardare le autonomie speciali se non in positivo, ovvero nel caso di riconoscimento di maggiori forme di autonomia. In realtà, in questi anni le sentenze della Corte costituzionale, in alcune materie, hanno dato una lettura più centralista della volontà stessa del legislatore. È accaduto, ad esempio, sugli appalti, avendo noi competenza sui lavori pubblici o sul procedimento amministrativo. Quelle che per noi sono competenze primarie sono state interpretate come competenze trasversali e concorrenti. Sostanzialmente l’ambito delle nostre competenze si è ristretto. Ora, e lo diremo in Conferenza delle Regioni, come autonomie speciali vogliamo aprire la trattativa su questo fronte.

Le Province di Trento e Bolzano intendono riaprire la trattativa anche sui rapporti finanziari con lo Stato? Con quali priorità?

Certo, la trattativa, come autonomie speciali in generale era già aperta con il governo Draghi e ripresenteremo le nostre richieste al nuovo Governo. Penso alla neutralità fiscale per i nostri bilanci in materia di Irpef a seguito della riduzione dell’imposta. Il governo Draghi l’aveva garantita per tre anni fino al 2024, ma considerato il balzo non ordinario del costo dell’energia, chiederemo di allungarla. Poi c’è la grande questione del concorso al risanamento dei conti pubblici. Con un debito pubblico che sta aumentando, ci chiediamo se ha ancora un senso che noi lo paghiamo. Insieme a Bolzano contribuiamo per 800 milioni l’anno. Ci rendiamo conto che non sono cose facili da ottenere, ma il discorso lo portiamo avanti

Riguardo al Fondo dei comuni confinanti, ne parlerà con il ministro Calderoli? E con il veneto Zaia?

Con il ministro non prevedo un incontro domani e non ne abbiamo ancora parlato. E neanche con Zaia, con cui invece ho parlato di Marmolada. E di impianti per le Olimpiadi?

Zaia sembrava voler rinunciare alla pista da bob di Cortina per i costi. Il Trentino potrebbe rinunciare all’Ice Rink?

Che i costi aumentino è un dato di fatto, ma il nostro impianto ha cifre inferiori. Voglio sentire Zaia per capire la situazione. Per quanto riguarda Piné, ora andiamo avanti come previsto.

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