Chiesa / Lo scandalo

Pedofilia: da febbraio due segnalazioni alla Diocesi trentina. Si tratta di casi risalenti a più di 60 anni fa

"L'imperativo che dobbiamo avere è prendere coscienza di questo dramma che davvero è devastante", ha affermato monsignor Lauro Tisi 

RAPPORTO Chiesa trentina, tre segnalazioni di presunti abusi sui minori

TRENTO. Sono due le segnalazioni di presunti abusi da parte di chierici pervenute dal febbraio 2022 ad oggi in Trentino. Il dato, riportato dall'arcidiocesi di Trento, è stato comunicato nel corso del convegno "La Chiesa e gli abusi: le azioni della Diocesi di Trento". Le segnalazioni sono arrivate al Centro di Ascolto del Servizio tutela minori della Diocesi trentina, l'altra direttamente all'Ordinario diocesano.

La prima si riferisce ad un sacerdote oggi defunto per fatti che sarebbero avvenuti in un'altra diocesi, non a Trento, circa 60 anni fa. La seconda riguarda un sacerdote della diocesi per fatti, anche in questo caso, risalenti a più di 60 anni fa. "Egli peraltro - viene riportato - lasciò volontariamente il sacerdozio molti anni fa, trasferendosi poi all'estero". Entrambe le segnalazioni sono state prese in carico e sono state valutate le modalità più adeguate per alleviare la sofferenza delle persone coinvolte, è stato precisato.

"Dal 2019, quando è stato istituito il Servizio di tutela dei minori, ad oggi sono sette i casi segnalati alla Diocesi di Trento, alcuni dei quali riguardano persone appartenenti ad alcuni ordini religiosi", ha spiegato don Alessandro Aste, attivo nel servizio diocesano. Di questi sette fanno parte anche i due già citati. "L'imperativo che dobbiamo avere è prendere coscienza di questo dramma che davvero è devastante", ha affermato monsignor Lauro Tisi alla fine dell'incontro.

"Il rischio per la Chiesa è di continuare a rimuovere questo dolore con mille altre motivazioni. Dobbiamo stare su questo dolore. La Chiesa ha il dovere di farsi carico di questo dolore che ha generato. A un sistema cattivo deve subentrare un sistema virtuoso. Grazie al nostro servizio diocesano, ricordo don Stefano Zeni e don Tiziano Telch e tutti quelli che lavorano all'interno del Tavolo: questa è una risposta di sistema". 

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