Scuola / Il dibattito

Il 48% degli insegnanti a tempo determinato, Bisesti contro i sindacati: “Nessun errore”

L’assessore ha poi fatto sapere che presto saranno stanziati ulteriori 800.000 euro a favore delle istituzioni scolastiche provinciali di secondo grado per far fronte ai maggiori costi registrati a causa del rincaro energia

SINDACATI Scoperta la metà delle cattedre

TRENTO. "L'amministrazione scolastica trentina non ha fatto errori di programmazione riguardo agli organici del personale docente". Lo afferma - in una nota - l'assessore all'Istruzione della Provincia autonoma di Trento, Mirko Bisesti, che chiarisce anche come la programmazione dei fabbisogni del personale docente per la scuola trentina venga elaborata tenendo conto sia dei pensionamenti su un arco temporale triennale, sia delle graduatorie concorsuali o per titoli vigenti al momento della programmazione.

Dei 566 posti destinati alle immissioni in ruolo per quest'anno scolastico, non sono stati nominati circa 280 docenti in ruolo, che saranno coperti con incarichi di supplenza. Al concorso ordinario (svoltosi nel 2022) erano stati ammessi 1.715 candidati distribuiti su 41 classi di concorso, per un fabbisogno iniziale di 185 posti; si sono presentati alle prove scritte 1.325 candidati e non ne sono stati ammessi alle fasi successive 826, con un tasso del 62% di bocciati, distribuiti in modo eterogeneo tra le diverse discipline. In alcuni casi si è registrato l'80% ed in altri il 100% delle bocciature.

L'assenza importante di candidati idonei ha costituito un fattore di condizionamento importante, assieme al fermo imposto dal Ministero. Nella scuola primaria, sono rimasti vacanti solo 5 posti sul sostegno ed un posto solo di lingua straniera (tedesco), grazie alla misura di legge approvata e ulteriormente modificata quest'anno. Spetta alla chiamata unica delle scuole terminare le coperture dell'organico funzionale.

Sulla scuola secondaria di primo e secondo grado l'impegno dell'amministrazione - prosegue la nota - è quello di accelerare la sottoscrizione dell'intesa con il Ministero per indire il concorso abilitante, così da poter avviare con una programmazione di breve e medio periodo i concorsi necessari a coprire i posti e le scoperture lasciate dalle graduatorie appena approvate, di fatto già esaurite. 

In vista della riapertura delle scuole in Trentino, che da lunedì vedrà tornare sui banchi i quasi 70.000 studenti trentini, si è tenuto un incontro tra l'assessore all'istruzione, Mirko Bisesti, il dirigente generale, Roberto Ceccato, la sovrintendente scolastica, Viviana Sbardella, e i dirigenti scolastici. Bisesti - informa una nota - ha garantito l'impegno della Provincia a non penalizzare il mondo della scuola ed ha presentato un provvedimento, di imminente approvazione, che prevede lo stanziamento di ulteriori 800.000 euro a favore delle istituzioni scolastiche provinciali di secondo grado per far fronte ai maggiori costi registrati a causa del rincaro energia.

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