Studi / L'analisi

Classifica Censis, ecco perché UniTrento quest'anno è stata retrocessa in terza posizione

Il passo indietro nella graduatoria (fra gli atenei di medie dimensioni) è dovuto principalmente al capitolo dei servizi: ecco le ragioni del sorpasso da parte di Siena (prima) e Sassari (seconda). Ma nonostante l'arretramento, l'università trentina resta sul podio, perché presenta molti indicatori positivi e sono diversi i suoi dipartimenti che si posizionano al primo posto

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di Matilde Quaglia

TRENTO. L'Università di Trento perde il primato. L'ateneo scivola in terza posizione nella classifica Censis 2022/2023.

L'Università di Trento figura tra i medi atenei statali, i quali contano tra i 10.000 e i 20.000 studenti iscritti e, in particolare, la città accoglie più di 16.000 studenti.

Negli ultimi anni, sia prima che durante la pandemia, l'ateneo di casa nostra aveva sempre occupato la prima posizione nella sua categoria, ma quest'anno qualcosa è cambiato: si classifica terzo con un punteggio di 94,8 (3 punti in meno rispetto all'anno precedente), poco meno di due punti lo separano da Siena (96,7), prima; in seconda posizione invece troviamo Sassari (96,0).

Nonostante la retrocessione, diverse facoltà si posizionano al primo posto. Spiccano tra le lauree triennali quelle nell'ambito informatico e della tecnologia ICT, giuridico e scientifico. Anche la magistrale in informatica e tecnologia ITC conquista il primo posto, insieme a scienze cognitive. Tra le magistrali a ciclo unico, la facoltà di giurisprudenza mantiene il primo posto.

Il Censis ogni anno orienta migliaia di studenti; si preoccupa di svolgere una articolata analisi del sistema universitario basata sulla valutazione degli atenei, divisi in categorie omogenee in base al numero degli studenti iscritti. Complessivamente ogni anno vengono pubblicate 69 graduatorie a partire da 924 variabili considerate, tra cui strutture disponibili, borse di studio e altri interventi a favore degli studenti, internazionalizzazione. In base a questi parametri, gli analisti vanno ad asse ai vari atenei un punteggio che può variare tra 66 e 110.

L'Università continua a ottenere ottimi risultati nel campo dell'internazionalizzazione. Questo è un dato che prende in considerazione gli studenti stranieri iscritti nell'ateneo, gli studenti che hanno scelto di passare un periodo di studio o di tirocinio all'estero o che dall'estero hanno deciso di trascorrerlo in Italia e la spesa sostenuta dall'ateneo a favore della mobilità internazionali. Il valore di questo indicatore (108) rimane stabile rispetto all'anno scorso e si situa al di sopra di tutti gli altri atenei almeno di 10 punti: Siena totalizza 98 mentre Sassari arriva a quota 93. Aumentano poi i punteggi relativi alle borse di studio a favore degli studenti, sia quelle distribuite dall'ateneo e dall'ente del diritto allo studio che quelle finanziate dai privati.

«Questo è dato dal fatto che sono aumentate le soglie isee entro le quali è possibile fare domanda - fa sapere Maria Laura Frigotto, Presidente dell'Opera universitaria - ed aumenteranno ancora nelle quantità e negli importi grazie al sostegno datoci dall'Europa tramite il Pnrr».

Sulla stessa lunghezza d'onda è anche l'indicatore delle strutture: posti nelle biblioteche e nelle aule studio rispetto gli studenti iscritti, valutazioni degli studenti di aule, laboratori informatici e scientifici e aule studio. In entrambi i casi, però, il dato è di alcuni punti inferiore a quello delle prime due classificate, soprattutto rispetto all'università degli studi di Sassari.

Critica è invece la sezione dedicata ai servizi. L'ateneo Trentino ottiene 76 punti, 12 in meno rispetto a Siena e 5 in meno rispetto a Sassari. «Bisogna razionalizzare il tema, è comunque un dato molto alto - rassicura Federico Amalfa coordinatore di Udu, Unione degli Universitari di Trento - Per la prima volta, però, nell'anno accademico 2021/2022 abbiamo perso quello che era il fiore all'occhiello della nostra università: ci sono stati degli studenti idonei ma non assegnatari di una soluzione abitativa, non era mai successo prima. In passato, chi aveva diritto all'alloggio, lo otteneva».

Un altro dato negativo è quello dell'occupabilità relativo al tasso di occupazione dei laureati nel 2021 a un anno dal conseguimento del titolo. Il punteggio dell'università di Trento scende di 10 punti rispetto all'anno precedente classificandosi secondo, dopo Siena ma prima di Sassari.

Per quel che riguarda gli atenei statali appartenenti alle altre categorie, primeggia l'università di Bologna tra i mega, ossia quelli con più di 40.000 iscritti, ottenendo un punteggio di 89,8, seguita da Padova (88,0) e Roma la Sapienza (86,5). Nei grandi atenei, che contano tra 20.000 e i 40.000 iscritti, troviamo Pavia (91,0) al primo posto, Perugia (90,8) e Calabria (90,3). Gli atenei con un massimo di 10.000 iscritti vedono in testa l'università di Camerino che totalizza 99,5 punti, la inseguono Macerata (87,2) e Reggio Calabria (86,5).

 

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